Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CANFORA
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CANFORA.
Definiz: Sost. femm. Sostanza bianca, trasparente, volatile, di odor forte e di acre sapore, proveniente da varie piante, ma principalmente dalla specie di lauro detto dai botanici laurus camphora. –
Dall'arab. kàfûr. –
Esempio: Benciv. Aldobr.: Bea spesso vino, aceto mescolato con acqua fredda, e poco insieme, spesso canfora, e acqua rosa.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 321: Prendi cerussa, cioè biacca, e canfora ed elatterio in quantità.
Esempio: Ricett. Fior. 25: La canfora è gomma di uno albero indiano.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 158: Delle selve, fra le altre cose, si ricoglie il sandalo bianco, il legno aloè, e la cafura, che suda fuori d'un albero a guisa di ragia, la quale, da que' che non intendono la lingua arabica, è domandata canfora.
Esempio: Targ. Viagg. 5, 301: Non lascia nelle mani [questo abrotano] se non che un leggerissimo ed appena sensibile odore di canfora.
Definiz: § Canfora artificiale, è un Composto solido, cristallino, dell'apparenza della canfora, che si forma dall'essenza di trementina.