Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
LUSTRORE
Apri Voce completa

pag.572


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
LUSTRORE.
Definiz: Sost. masc. Splendore; ma è voce di raro uso. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. R. 101 t.: E me la luce sì m'ha acecato, Tanto lustrore de lei me fo (fu) dato, Che me fa gire co' (come) abacinato.
Esempio: Bocc. Filoc. 2, 68: Vidi in mezzo di loro un lustrore grandissimo.
Definiz: § E figuratam. –
Esempio: Bertin. A. F. Risp. apol. 75: Nè quando io dissi che sarebbe di gran lustrore alle scienze il trascegliere i giovani di più vivezza d'ingegno, ec. parmi punto compiangere gl'infermi che si dànno in mano di professori ignoranti.
Esempio: E Bertin. A. F. Fals. scop. 138: Sebbene, a farvi giustizia, non può negarsi che voi non abbiate apportato lustrore a' paesi in cui avete fatto da medico.