Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ARTISTA.
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ARTISTA.
Definiz: Sost. masc. Colui che esercita un'arte liberale, come l'arti del disegno, la musica e simili. –
Esempio: Dant. Parad. 30: Ma or convien che il mio seguir desista Più dietro a sua bellezza poetando, Come all'ultimo suo ciascuno artista.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 188: Qual filosofo, quale artista mai avrebbe potuto o potrebbe mostrare quegli accorgimenti?
Esempio: Sacch. Nov. 2, 51: Costui, per essere buono artista della sua arte, fu chiamato dal vescovo Guido d'Arezzo a dipingere una sua cappella.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. 1: Non ha l'ottimo artista alcun concetto, Ch'un marmo solo in sè non circoscriva Col suo soverchio.
Esempio: Varch. Lez. accad. 166: È dunque artista vocabolo non latino ma toscano, e molto più che non è artefice; il quale è latino, ed è meno volgare e plebeio che non è artigiano.
Esempio: Cellin. Vit. 421: Disse: Io fo professione di intendermene, e me ne intendo benissimo. Io subito risposi e dissi: sì come signore e non com'artista.
Definiz: § I. E per Colui che esercita un'arte manuale o meccanica, Artiere, Artigiano. –
Esempio: Dant. Parad. 16: Ma la cittadinanza, ch'è or mista Di Campi e di Certaldo e di Figghine, Pura vedeasi nell'ultimo artista.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 4, 23: Minori artisti e commodi borghesi.
Esempio: Monet. Poes. 161: Non può campare il bisognoso artista, Se il ricco non gli dà dei suoi denari.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 99: Sono meglio forniti da' sarti, da' ricamatori e da altri siffatti artisti.
Definiz: § II. Artista eterno, sovrano, poeticam. per Iddio, allorchè si considera come creatore e ordinatore dell'universo. Più comunemente Artefice eterno. –
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. 3: Esempio è di quel ben che 'l ciel fa adorno, Mostroci in terra dall'artista eterno.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 524: Quell'artista sovran che formò l'uomo, Alla sembianza sua.
Esempio: Soldan. Sat. 50: L'eterno artista, che lo tempra e gira [il cielo].