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1) Dizion. 5° Ed. .
DEPOSITERIA.
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Dizion. 5 ° Ed.
DEPOSITERIA.
Definiz: Sost. femm. Luogo dove si deposita e conserva il pubblico erario; ed altresì L'amministrazione di esso: oggi Tesoreria. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 274: Di sopra fece un altro ordine di stanze, comodo per la famiglia del Palazzo; in una delle quali, dovè è oggi la Depositeria, è ritratto ec.
Esempio: Baldin. Decenn. 4, 134: Conseguì una provvisione di quarantacinque scudi il mese, de' quali somministravane il pagator Mattei venticinque, e venti la generale Depositeria.
Esempio: Bandin. Disc. econ. 184: Onde anche si invigorirebbono da sè stesse.... le casse della Dogana e della Depositeria.
Esempio: Targ. Viagg. I ed. 4, 129, I ed.: Mario Martini spartitore propose al Granduca di riaprire questa miniera: S. A. R. gli fece benignamente dare 120 scudi dalla reale Depositeria.
Esempio: Giust. Vers. 215: Spero così.... di morire in Depositeria Colla croce all'occhiello.
Definiz: § E per Ufficio di depositario. –
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 36: Il Papa, sdegnato, gli tolse (a Lorenzo de' Medici) la depositeria, che gli era di grande utilità (non volle che fosse più depositario de' suoi denari).
Esempio: Legg. Tosc. 2, 78: E perchè ogni fatica merita premio, però ha ordinato che i depositarj generali debbino avere di salario, per conto delle loro generali depositerie, quel tanto ec.