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DISVANTAGGIO.
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DISVANTAGGIO.
Definiz: Sost. masc. Danno che alcuno venga a soffrire, e propriamente dal trovarsi in condizione sfavorevole, sia rispetto ad altri, sia rispetto ad altra condizione; ma più comunemente dicesi Svantaggio. ‒
Esempio: Ar. Cinq. Cant. 1, 40: Chè mal era tra spada e pastorale, E con gran disvantaggio combattuto.
Esempio: Alam. L. Gir. 11, 16: Che meco in arme troppo disvantaggio Avreste, e non si chiama caritate Difendere i nocenti.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 43: Non volendo [gli Ungheri] combattere a disvantaggio sì manifesto, ec.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 19: Non però mi deve aver per tanto cupido, o temerario, o leggiero, che l'abbia voluta pigliare (la lite) a danno e biasimo mio, con un personaggio quale è monsig. Giustiniano, e con tutti quelli disvantaggi ch'ella mi dice.
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 419: Poscia che noi in Italia abbiamo questo disvantaggio, che le scienzie e le dottrine sono racchiuse in lingue a noi forestiere,... è necessario che ec.
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 130: Pareva stranissimo al Saiavedera l'esporsi a questi disvantaggi, onde persuadeva a' colleghi ed a' cesarei loro congiunti il non consentirvi. Ma il Nunzio s'argomentò di mostrare che assai maggior disvantaggio loro sarebbe stato il potersi dire che, ec.