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Dizion. 5° Ed. .
LANGUENTE
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LANGUENTE. Definiz: | Partic. pres. di Languire. Che langue. |
Lat. languens.
Definiz: | § I. In forma d'Add. Che manca, o va mancando, di forze, di vigore, d'energia, per età, per malattia, per ferite, o simili; ed altresì per cagione fisica od anche morale. – | Esempio: | Tass. Gerus. 7, 109: Uccide Ormanno, piaga Guido, atterra Ruggiero infra gli estinti egro e languente. | Esempio: | ETass. Gerus. 9, 19: Su su venite; io primo aprir la strada Vuo' su i corpi languenti entro a i ripari. |
Esempio: | E Tass. Gerus. 16, 29: Benchè tra gli agi morbidi languente, E tra i piaceri ebro e sopito ei fosse. |
Esempio: | Mont. Poes. 2, 177: Ma lugubri e cupi S'udian gemiti e grida in lontananza Di languenti trafitti, e un calpestio Di cavalli e di fanti. |
Esempio: | Pindem. Poes. 48: Ma rado incontra, E sol quando languente oltra l'usato Mira e scontento il vago suo l'amica, E maggior quindi è l'uopo. |
Definiz: | § II. E figuratam. – |
Esempio: | Tass. Gerus. 12, 64: Ella già sente Morirsi; e 'l piè le manca egro e languente. |
Definiz: | § III. E detto di animali. – |
Esempio: | Fiacch. Fav. 2, 135: Ivi raccolto un vecchio lupo stassi Egro e languente, e al suo morir vicino. |
Definiz: | § IV. Detto di pianta, vale La cui vegetazione vien meno. – |
Definiz: | § V. Pure figuratam., detto di cosa, od azione, vale Che rimette della sua forza, intensità, vivacità, e simili. – |
Esempio: | Bocc. Amet. 152: E con aure lievi e continove il fuoco languente recai in chiara luce, cacciando le tenebre della notte. |
Esempio: | Manfred. Rim. 29: Mesta e languente Saria la danza e il gioco. |
Esempio: | Volt. Op. 1, 1, 113: Non so finir di parlare dell'artificio di risvegliar l'elettricità languente col rifondere e ritorcere contro di se stessa quella poca che rimane, ec. |
Definiz: | § VI. E detto di vigore o forza, vale Che vien meno. – | Esempio: | Soldan. Sat. 14: Quel vigor, che 'l senso instiga, Del tutto giace in te freddo e languente. |
Definiz: | § VII. In forza di Sost. Malato, Infermo. – | Esempio: | Menz. Poes. 1, 161: Come languente, a cui bevanda appresti, Che poi l'affligga, ec. |
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