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1) Dizion. 5° Ed. .
CONFUSIONE.
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CONFUSIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto e L'effetto del confondere, del mescolare insieme senz'ordine e senza distinzione; ed altresì Lo stato delle cose confuse insieme. Usasi tanto al proprio, quanto al figurato.
Dal lat. confusio. –
Esempio: Dant. Parad. 16: Sempre la confusion delle persone Principio fu del mal della cittade, Come del corpo il cibo che s'appone.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 67: Se' mari, e se le terre, e se la casa regale del cielo periscono, noi siamo confusi nell'antica confusione.
Esempio: Petr. Rim. 2, 173: Dentro confusion turbida, e mischia, Di doglie certe, e d'allegrezze incerte.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 221: Per questo.... il mondo si disfacea, e ritornava nella sua prima confusione, chiamata caos.
Esempio: Borgh. V. Stud. Div. Comm. 311: Non è cosa alcuna tanto nimica al vero, quanto la confusione; come pel contrario la distinzione è la luce de' dubbj, e la soluzione degli viluppi, intralciamenti ec.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 23, 265: Iddio ne dissipò il consiglio (de' fabbricatori della torre di Babele) con la confusion delle lingue.
Esempio: Riccat. I. Op. 4, 243: Nell'Eucaristia.... il corpo di Cristo s'unisce colla natura del pane, cioè colle proprietà che ora si chiamano spezie o accidenti, senza mistione e senza confusione.
Definiz: § I. E altresì figuratam., per Ciò che è cagione di confusione, di disordine, più che altro morale. –
Esempio: Dant. Conv. 265: Li buoni erano in villano dispetto tenuti, e li malvagi onorati ed esaltati. La qual cosa era pessima confusione del mondo.
Definiz: § II. Poeticam., trovasi per Intricamento, Avviluppamento. –
Esempio: Tass. Gerus. 16, 35: Della torta Confusïone uscì del laberinto.
Definiz: § III. Si usò, in modo assoluto, per Caos. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 3, 173: Chiama la Notte, e gli Dei della Notte, dell'Inferno e della Confusione.
Definiz: § IV. Confusione, vale anche Difetto di ordine, di distinzione, di chiarezza e simili, in checchessia; Disordine: e parlandosi di vocaboli, o simili materie, Ambiguità, Incertezza. –
Esempio: Cas. Pros. 2, 70: I vocaboli non mutano le cose, ancorchè facciano confusione nelle parole e negli animi di chi non intende più oltre: la qual confusione, acciocchè tu possa fuggirla, chiamerai ec.
Esempio: Varch. Ercol. 234: Ha [la Lingua greca] i verbi non solamente attivi e passivi, ma ancora medj,... ch'in una stessa voce significano azione e passione.... C. Cotesta mi pare piuttosto una confusione e uno intricamento, che altro ec.
Definiz: § V. E figuratam. –
Esempio: Pindem. Poes. 61: Più ammirato e grande ancora [o Necker], Quando i tuoi rai tu ritirando, tanta Notte e confusïon si sparse e lutto, Che implorare il tuo lume ancor fu forza.
Definiz: § VI. Riferito alla mente, vale Concezione non chiara, non ordinata, delle idee.
Definiz: § VII. Riferito all'animo, Grande preoccupazione, Agitazione, Turbamento, Travaglio per checchessia. –
Esempio: Dant. Purg. 31: Confusione e paura insieme miste Mi pinsero un tal sì fuor della bocca, Al quale intender fur mestier le viste.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 32: Per l'apparizione de' quali [mali angioli].... viene l'uomo in tedio, e confusione, e paura, e pessimi voleri.
Esempio: Nov. Grass. legn. 42: Era in grandissima confusione di nuovo, s'egli era stato sogno, o se sognava allotta.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 69: Ogni leggiere impedimento che se gli attraversasse, pareva bastante a farlo ritornare in quella confusione, nella quale era stato innanzi deliberasse.
Esempio: Car. Eneid. 12, 1194: È fama, che da l'impeto accecato [Turno],... Per la confusïone e per la fretta Lasciato il patrio brando ec.
Definiz: § VIII. Per Disordine, Scompiglio, Tumulto, Trambusto; ed anche semplicemente Frastuono. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 7: Non vi sarebbe più confusïone, S'a Damasco il Soldan desse l'assalto.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 4, 7: Tutte le cose parmi Che siano ite a rovescio. Fiera, addio, Merci e mercanti, addio; addio, faccende, Addio popolo, addio confusïone.
Esempio: Lipp. Malm. 3, 37: In tal confusïone, in quel vilume, All'udir quei lamenti e quegli affanni ec.
Esempio: Not. Malm. 1, 69: Ove si fa crocchio,... per lo più sono più d'uno per volta a voler parlare, onde ne succede facilmente lo strepito e la confusione.
Esempio: Fag. Comm. 8, 156: Chi v'ha fatto tanto arditi di venir qui in casa mia a mettere in confusione ogni cosa?
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 97: Un tramestio d'uomini sconsigliati, un calpestio di bestie, un romor di carrette, un furore, un dolore, una confusione, un fremito, aggiungevano grandissimo terrore a grandissima miseria.
Esempio: E Bott. Stor. Ital. cont. 6, 186: Nell'avvicinarsi di Stananello, s'accese una conserva di polvere, che mise in confusione tutto il campo.
Definiz: § IX. Per Mortificazione, Umiliazione, Vergogna, Disonore. –
Esempio: Panzier. Cant. sp. 1: Con gran diletto te vituperasti, A me è pena la confusïone.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 167: Non ti gloriare nella vergogna del tuo padre; perocchè non t'è gloria, ma confusione.
Esempio: Segner. Pred. 203: Fu tanta la confusion ch'egli n'ebbe, che cadde infermo.
Esempio: E Segner. Lett. 224: Il signor Abate Vaiani, tutto pieno di confusione, mi ha confidati i benignissimi tratti di V. A. in ordine a lui.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 88: V. R. preghi Dio benedetto, che s'ei non s'è degnato d'accettare il sacrifizio volontario.... della mia vanità, mi dia forza di reggere al sacrifizio coartato.... della mia confusione.
Definiz: § X. Confusione, Term. de' Giuristi. Così chiamasi uno dei modi pe' quali l'obbligazione si estingue; ed è quando l'obbligazione attiva e la passiva vengono a confondersi, ad unirsi, nella stessa persona.
Definiz: § XI. A confusione di alcuno, e talvolta anche In confusione, di alcuno, vale A fine di confonderlo, di umiliarlo, di svergognarlo; ed anche In modo da rimanerne quegli confuso. –
Esempio: Dant. Conv. 101: Dirò, a confusione di coloro che accusano l'italica loquela, per che a ciò fare si muovono ec.
Esempio: E Dant. Conv. 324: E in prima si riprova ciò per una ragione di costoro medesimi che così errano; poi, a maggiore loro confusione, questa loro ragione anche si distrugge.
Esempio: Stat. Part. Guelf. Prol.: A mantenimento ed accrescimento de la detta Parte de' Guelfi e devoti di santa Chiesa, e de' loro amici; ed a confusione di tutti i nemici.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 96: E però, in confusione di lui, gli empie la gola di terra, dicendo: di terra avesti fame, e di terra ti sazia.
Esempio: Speron. Op. 5, 480: Nota, a confusion di chi crede che Cristo avesse veri fratelli di madre, che nominando il Vangelista ec.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 174: Bella e lodevol cosa è il cedere ingenuamente alla verità, terminando le gare in virtuosa amicizia. Sia ciò detto a confusione de' letterati moderni, i quali ec.
Esempio: Monet. Poes. 317: A confusione mia questo ti dico.
Definiz: § XII. Senza confusione, posto avverbialm., vale In modo ordinato e distinto; e figuratam., In modo chiaro e certo. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 88: Acciò che quello, che ciascuna dicesse, senza confusione si possa comprendere.
Definiz: § XIII. Dar confusione a chicchessia, vale Confonderlo, Farlo vergognare, Recargli disdoro: ma è maniera poco usata. –
Esempio: Collaz. Ab. Isaac volg. 67: Tutte le cose ci danno confusione, udendole ricordare, sì ce ne conviene avere paura.
Definiz: § XIV. Far confusione, dicesi di Tutto ciò che per quantità disordinata, o per qualità molesta, offende i sensi della vista e dell'udito, o turba la quiete e la serenità della mente.
Definiz: § XV. Venire a confusione con alcuno, trovasi per Venire in discordia, o, come anche dicesi, venire in guerra con esso. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 457: A Dio piaccia che ora pigliate quella resoluzione di voi, che sia il meglio, acciò con cotesto figliolo stiate più in pace e quiete che sia possibile, e che lui sia spirato sapere e operare come è tenuto un figliolo verso il padre. E mi piace quello avete fatto di avere pazienza, per non venire a confusione seco.