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INGERIRE.
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INGERIRE.
Definiz: Neutr. pass. ingerirsi Intromettersi, Impacciarsi, Mescolarsi, in affari, negozj, pratiche, maneggi, e simili, per lo più oltre il conveniente, o senza esserne richiesto, o per ambizione, o per utile proprio.
Dal lat. ingerere, Mettere o Porre dentro, onde la locuzione se ingerere, che vale anche quanto l'italiano Ingerirsi. –
Esempio: Varch. Ercol. 120: Il che si chiama in Firenze.... far l'omaccione, e talvolta fare il grande; e di questi tali si suol dire ora, ch'ei gonfiano, e ora, ch'egli sputano tondo, i quali, quando s'ingerivano nelle faccende..., si chiamavano Repubbliconi larghi in cintura.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 43: Per modestia non si vuole ingerire nelle opere degli altri.
Esempio: Dav. Tac. 2, 42: Crescente, liberto di Nerone, che ne' mali tempi s'ingerì anch'egli nelle cose pubbliche, per l'allegreza di questo nuovo imperadore pasteggiò la plebe, che a furia fece l'altre dimostrazioni.
Esempio: Bald. Vit. Feder. 3, 208: Lorenzo per essere di maggiore età.... s'ingeriva ne' maneggi della repubblica.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 3, 1, 45: La sesta questione cade sopra la podestà laicale, se sotto pretesto d'impedire le forze o le violenze possa ingerirsi nelle cause ecclesiastiche, così sopra materie indifferenti tra persone ecclesiastiche, come ancora sopra le materie di sua natura spirituali ed ecclesiastiche tra secolari.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 277: Non ci vogliamo ingerire ne' fatti d'altri.
Esempio: Legg. Tosc. 6, 464: Li sensali o altri mezzani che s'ingerissino nel far venire o nel contrattare questi drappi, senza esserne pagata la gabella, incorrino per ogni volta, e per ogni pezza o taglio in pena di scudi ottanta.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 15, 69: Cosa affatto impossibil se la Dea Non si fosse in quest'opera ingerita.
Esempio: Legg. Band. C. 25, 23: E pel solo trattato, a chiunque avrà ardire di farlo, o d'ingerirvisi, dovrà imporsi la pena di galera a tempo, a beneplacito ec.
Esempio: Legg. Band. Leop. 8, 61: Non dovrà [l'avvocato regio] parimente difendere nè ingerirsi nella difesa delle cause di qualunque particolare persona, ec.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 38: Non pochi fra i capi venuti di Francia per ingerirsi, non senza cagione, nelle faccende dell'amministrazione militare, e che se ne vivevano alle mense dei magnati, ec.
Esempio: Capp. Longob. 119: I quali (i Longobardi) non so indurmi a credere che volessero, scesi una volta nelle città, così mutare se stessi e in faccia ai vinti raumiliarsi, da vivere in quelle come semplici abitatori, senza ingerirsi nell'amministrazione pubblica.
Definiz: § I. E nel medesimo senso, regge talvolta il suo termine mediante la particella A. –
Esempio: Savonar. Tratt. Gov. Fir. 40: Poteria generare confusione, perchè forse la plebe vorria ingerirsi al governo.
Esempio: Pitt. I. Vit. Giacom. 181: Non piacque a' Dieci, veduto il successo di Faenza, ingerirsi molto alle cose di Romagna.
Definiz: § II. E per Maneggiarsi, Brigare, arditamente, o presuntuosamente, a fine di ottenere checchessia; usato anche assolutam. –
Esempio: Savonar. Pred. 5: Da se stessi s'ingeriscono, e vogliono prelature e signorie.
Esempio: E Savonar. Pred. 13: La potestà ecclesiastica e la sua eccellenzia si danno oggi, non a chi le fugge, ma a chi le compera, ed a chi le cerca ed ingeriscesi come presuntuoso.
Esempio: E Savonar. Pred. 15: Poteria essere peccato non solo lo ingerirsi, ma ancora lo essere troppo pusillanime, massime quando Dio lo manda, e che ha detto: io sarò teco.
Esempio: Bottar. Dion. Ambiz. 101: Alcuni religiosi a torto e a diritto, in segreto e pubblicamente,... s'ingeriscono di pervenire al posto di superiore.
Definiz: § III. E per Introdursi, Insinuarsi, Mettersi addentro, in senso però figurato; ma è di raro uso. –
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 178: Basta che v'ama, che si compiace di voi, e che mostra conoscervi in parte. Seguite pur d'ingerirvi nell'amor suo, e di farlo certo del vostro così verso di lui come di tutta la casa, chè a questo vi bisogna aver l'occhio.
Definiz: § IV. Costruito con un termine denotante persona, retto dalla particella Con, vale Aver che fare, Tener pratica, Trattare, e simili; comunemente Impacciarsi. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 25: Vuol esser tenuto per intrinseco vostro, per aio mio, per cuoco di tutti i prelati di Roma: s'ingerisce con ognuno in mio nome: parla in mio nome; fa professione di consigliarmi e di governarmi di tutto; tanto che ec.
Esempio: E Car. Lett. ined. 2, 135: Questo non se le dice, se non perchè sappia come le cose passano, o almeno come le giudichiamo noi, e perchè non si maravigli se di qua non c'ingeriamo seco, come solevamo con monsignor reverendissimo di Tornone, e con Mirapois.
Definiz: § V. Costruito con un compimento verbale, retto dalla particella A, si usò per Mettersi presuntuosamente a farlo non avendovi l'attitudine; che oggi dicesi Impancarsi. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 488: I' ho conosciuto tal buffone sciocco Che s'è ingerito a far il parassito, Ed è rimasto a piè.
Definiz: § VI. Att. Metter dentro, Introdurre, in senso però figurato: ma non è comune. –
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 24: Fuor di burla, desidero che V. S. me le riduca a memoria, e che m'ingerisca nella grazia di monsignor reverendissimo.
Esempio: E Car. Lett. fam. 3, 323: Quando con buona occasione mi potete ingerire nella grazia sua, vi priego a farlo.
Definiz: § VII. E riferito a cosa intellettuale, per Insinuarla nella mente o nell'animo altrui, Farvela entrare. –
Esempio: Segner. Op. 4, 393: L'illusione perpetua, con cui egli (un Direttore di spirito) pretende d'ingerir concetto men degno di quei che tutta la vita loro si esercitano in considerare la vita di Cristo Nostro Signore e la sua passione, si è presuppor che questi lo considerino sempre quanto all'umanità scompagnata dalla divinità, ed in quella sola si fermino.
Definiz: § VIII. Riferiscesi comunemente, e più che altro nel linguaggio dei Medici, a cibo e bevanda, e vale Introdurre nello stomaco, Prendere, a fine di alimento.
Definiz: § IX. Trovasi, conforme a proprietà latina, per Porgere, Arrecare, Apportare, e simili. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 751: Fiorito è 'l nostro giardino, Dan le vigne odor fino; Si canta nel matutino, Luce nova io ti ingerisco.
Definiz: § X. Ingerirsi ne' segreti di Santa Marta. –
V. Segreto, Sost.