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1) Dizion. 5° Ed. .
APOCRIFO.
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APOCRIFO.
Definiz: Add. Apocrifi chiamansi quei libri scritturali, che la Chiesa non ha per autentici o canonici.
Dal grec. ἀπόκρυφος, che propriamente vale occulto, ascosto; lat. basso apocryphus. –
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 1, 208: Ben è vero che tra questi [libri del Vecchio Testamento] ne sono alcuni apocrifi, cioè occulti, dei quali si dubita se siano legittimi o no.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 638: Al dubbio mosso dal Seripando fu detto: l'ultimo canone degli Apostoli essere apertamente fra quelli che Gelasio nomina apocrifi.
Esempio: Lam. Dial. 27: Quel dire che ei ripone il Simbolo apostolico tra gli apocrifi, perchè non è una parte canonica del Nuovo Testamento, non pizzica di Vossianismo?
Esempio: E Lam. Dial. appr.: Tutto ciò che non è nel canone delle divine Scritture non può esser canonico, e per conseguenza è apocrifo in un certo senso.
Definiz: § E detto in generale di libro qualunque, scrittura, documento, e simili, vale Non autentico, Fittizio, Supposto. –
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 21: Questo [epigramma] anch'egli è apocrifo, Fatto anch'egli alla macchia.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 424: I libri apocrifi propriamente eran quelli che stavan nascosi, e non eran per le mani di tutti.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 5, 90: Non pochi sono.... che si lasciarono fare inganno da monumenti apocrifi e da vite di santi non autentiche.
Esempio: E Maff. Stor. diplom. 45: Andrea Riveto il pretese [il testamento] apocrifo e falso.
Esempio: Mann. Ist. Decam. 23: Mio sentimento sarebbe, o che la lettera fosse apocrifa, o sivvero che ec.