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1) Dizion. 5° Ed. .
INFERMERIA.
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INFERMERIA.
Definiz: Sost. femm. Quella parte di edifizio dove si curano gl'infermi. –
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 216: Mandai per lui, e fecilo stare nell'infermeria alquanti dì, per provare se avesse virtù di curare gl'infermi.
Esempio: E Cavalc. Pist. Eust. 424: Questo cotale sindaco (de' monaci) a tutti discretamente provvede di ciò che lor bisogna.... E quando alcuno inferma, è incontanente messo nella infermeria.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 166: A lui se n'andò (Ghino all'abate) la mattina seguente e dissegli: messere, poichè voi ben vi sentite, tempo è d'uscire d'infermeria (qui per similit.).
Esempio: Stat. Cav. S. Stef. I, 22: Il Buono uomo e lo spedalingo insieme facciano ogn'anno una diligentissima ricerca di tutti i legati, donazioni e lasciti, e di tutte le cose che sono a uso dell'infermeria.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 225: Mise in piano la pianta dell'edifizio; onde potette a un pari fare poi le loggie, il refettorio, l'infermeria, il noviziato, il dormentorio, la libreria, e l'altre stanze principali d'un monasterio.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 607: Il padre, entrato nell'infermeria, andò con dolci parole e saluti a confortare il ghiacente.
Esempio: Targ. Viagg. 8, 319: Papa Sisto IV unì ed incorporò al monastero di Montescalari dei Valombrosani la chiesa di S. Miniato a Celle, rinunziata in sua mano dal priore di quella, acciò servisse d'infermeria e di comodo maggiore dei monaci.
Definiz: § Trovasi per Ospedale. –
Esempio: S. Bern. Lett. F. 71: Istiasi adunque immobilmente nella sua infermeria (così sogliono chiamare i medici le case dove curano le infermitadi); e seguiti ec.