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CORRUSCARE e CORUSCARE.
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CORRUSCARE e CORUSCARE.
Definiz: Neutr. Propriamente Balenare, Lampeggiare; ma per similit. vale anche soltanto Risplendere vivamente, e mandando come lampi di luce. Voce oggi solamente poetica.
Dal lat. coruscare. –
Esempio: Dant. Purg. 21: Nuvole spesse non paion, nè rade, Nè corruscar, nè figlia di Taumante.
Esempio: E Dant. Parad. 5: Io veggio ben sì come tu t'annidi Nel proprio lume, e che dagli occhi il traggi, Perch'ei corrusca sì, come tu ridi.
Esempio: E Dant. Parad. 20: Perch'io di corruscar vidi gran feste.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 503: Nè corruscar; cioè lampeggiare e saettare.
Esempio: Rim. Ant. L. Alb. A. 95 t.: L'angelico sprendore, in cui corrusca Ciò che può il cielo in corpo uman mostrare (qui figuratam.).
Esempio: Sannazz. Arcad. 120: Vedrem poi che di nubi ogni or si offuscano Le spalle sue (del Vesuvio) con l'uno e l'altro vertice: Forse pur novi incendj in lui coruscano.