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1) Dizion. 5° Ed. .
ONESTARE.
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ONESTARE.
Definiz: Att. Fare, o Rendere, onesto, Ridurre, o Restituire, ad onestà; e in particolare Coprire sotto specie d'onestà, Dare a checchessia apparenza di giusto e d'onesto: Coonestare, Adonestare.
Lat. honestare, che vale Onorare, Ornare. ‒
Esempio: S. Ag. C. D. 3, 149: Cercando d'onestare la cose brutte, non può trovare come le squadri e concordi.
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 1, 508: E non bastando questo, per onestare il matrimonio, e ristrignere la presunzion nostra nel vizio, avendo ec.
Esempio: Stef. March. Istor. 9, 120: Pregarono che onestasse la condennagione il più che potesse.
Esempio: Palm. Vit. civ. 50 t.: La sperienzia ci mostra molte cose essere oneste a fare quando occultamente si fanno, che a dire sono disoneste; ed avendo tali cose a dire, le onestiamo di parole, dicendo: e' purga il ventre, ella è da marito, e' fanno figliuoli.
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 33: Per adombrar, per onestar la cosa, Si celebrò con cerimonie sante Il matrimonio.
Esempio: Ross. P. Sveton. 1, 119: Ricoprendo e onestando questo suo mutamento di proposito con dolersi d'alcuni di loro, che ec.
Esempio: Salv. Infarin. sec. 183: E l'onestare, per dir così, la riprensione col vostro usato distinguimento dell'Eroico e del Romanzo, niente più non adopera, poichè l'abbiamo atterrata.
Esempio: Serdon. Stor. Genov. volg. 199: E sforzatosi con molte parole d'onestare e palliare i suoi sforzi, gli fu fatta da' buoni e principali cittadini più gagliarda resistenza, che non s'era pensato.
Esempio: Porz. C. Op. 29: Fu costui il primo di tutti i pontefici, che s'abbia memoria, che nudrisse in palese, e con ricchezze e stati onorasse, li figliuoli non legittimi; perchè, sino a' que' tempi, sotto più onorevoli nomi gli aveano coperti ed onestati.
Esempio: Guar. Past. fid. 4, 8: Ma che tempj diss'io? (parla a Venere) più tosto asili D'opre sozze e nefande, Per onestar la loro Empia disonestade Col titolo famoso De la tua deitade.
Esempio: Bald. Vit. Feder. 3, 148: D'un'altra chiamata Isotta, cittadina riminese bella, e che onestava la disonestà della vita con la cognizione delle lettere e delle arti onorate, ec.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 143: Cercavano d'onestare quanto potevano il fatto del compromesso e l'azion della supplica.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 384: Nel tempo che i Protestanti aveano mosse l'armi per opprimer l'Imperadore, il re Arrigo chiamato da essi.... avea divolgati splendidi manifesti per onestar le sue armi.
Esempio: Segner. Mann. sett. 15, 3: Si abusano di questo detto di Cristo, a titolo di onestar la loro albagia.
Definiz: § I. E conforme a proprietà latina, per Ornare, Abbellire. ‒
Esempio: Bart. C. Opusc. Albert. 265: Ma tanto ti loderò, quanto in salvare ed onestare la patria tua e i tuoi spenderai non le ricchezze sole, ma ancora il sudore, il sangue e la vita.
Definiz: § II. Neutr. pass. onestarsi Contenersi nei limiti dell'onesto, cioè del giusto, del discreto, e simili. ‒
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 1, 22 t.: Confortateli a quello detto abbiamo, e che nelle domande loro si voglino sì onestare, che verisimilemente debbino avere effetto.
Definiz: § III. E conforme a proprietà latina, per Ornarsi, Abbellirsi. ‒
Esempio: Burch. Son. 2, 20: L'animo mi gode, Quand'io veggo una donna che s'onesti O in viso, o in capo, o 'n panno che la vesti.
Definiz: § IV. E figuratam. per Acquistare onore. ‒
Esempio: Alb. Fam. 62: Chi si sente svilire indurisce con sdegno ed odio, o vero se stessi (stesso) abbandona, disfidasi, e casca in una servitù d'animo ove più non cura onestarsi.