1)
Dizion. 5° Ed. .
FINESTRINO, e anche talora FENESTRINO.
Apri Voce completa
pag.132
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
FINESTRINO, e anche talora FENESTRINO. Definiz: | Sost. masc. Forma diminut. di Finestra. Piccola finestrina. – |
Esempio: | Sacch.
Nov. 1, 203: La donna, senza aprire finestra o rispondere, cheta cheta va a uno piccolo finestrino, o buco che non si serrava, per vedere chi fosse. | Esempio: | Bemb. Lett. 4, 116: Ad un fresco e dolce fenestrino appoggiato, ri scrivo. | Esempio: | Salv. Granch. 2, 2: Di quivi Con una scala di seta condursi Al fìnestrin della camera della Fanciulla, e quello ec. | Esempio: | Crudel. Rim. 122: In cima, e in faccia a quella è un finestrino. | Esempio: | Gozz. Op. scelt. 3, 268: Solitario visse, Non infingardo: piccioletta stanza Che pensier non isvia; poco ed eletto Numero di scrittori; una lucerna Nel buio della notte; un finestrino Che lo illumina il dì. | Esempio: | Panant. Poet. Teatr. 28: Sta [un vecchio ciabattino] in un bucuccio con un finestrino Co' suoi vetri, o piuttosto col suo foglio. | Esempio: | Lambr. Bach. Set. 16: Conviene aprire qua e là sotto le finestre.... rasente a terra, dei finestrini o sfiatatoj d'una luce di 10 a 12 soldi di braccio per lato. | Esempio: | E Lambr. Bach. Set. 17: Altri finestrini simili fate in alto ne' muri in vicinanza del palco o della volta.... E i finestrini tutti abbiano i loro sportelli da aprirsi e chiudersi a piacere. |
Definiz: | § I. Per similit. chiamasi Finestrino Ciascuna delle aperture da cui prendono aria e luce le carrozze chiuse, e che sono munite di cristalli da aprirsi e chiudersi. – |
Esempio: | Panant. Poet. Teatr. 24: Ti senti soffocar, non puoi nemmeno Al finestrino stendere la mano. |
Definiz: | § II. E in particolare chiamasi Finestrino Quella piccola apertura fatta nella parete esterna del pian terreno dei palazzi, dalla quale i vinaj delle case signorili vendono il vino al minuto. |
Definiz: | § III. Per Qualsivoglia piccola apertura che in qualche modo somigli a finestrino. – |
Esempio: | Gozz. Op. scelt. 4, 384: Quivi erano certi finestrini, appunto come bocche di pozzi co' loro coperchj, e a uno a uno vi avea un sedile di oro. Posesi Giove a sedere al primo de' finestrini, e, scoperchiatolo, dava udienza a chi lo pregava. |
|