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LOTTA, ed anche, ma oggi solo poeticam$., LUTTA.
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LOTTA, ed anche, ma oggi solo poeticam., LUTTA.
Definiz: Sost. femm. Contrasto di forza e di destrezza, fatto a corpo a corpo senz'arme, per abbattersi l'un l'altro; e si fa più che altro per giuoco o per esercizio ginnastico.
Dal lat. lucta. –
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 2, 432: Quella parte del teatro dove questi giuochi facevano, chiamavan palestra; e tra gli altri giuochi, usavano il fare alle braccia, e questo giuoco si chiamava lutta.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 31: Spesso in conviti e sempre stanno in feste, In giostre, in lotte.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 46, 132: Ruggiero avea destrezza, avea grande arte, Era alla lotta esercitato molto.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 153: Ancor non passa l'anno Ch'alla lutta il gittai tre volte in terra.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 25: E quivi insieme in torneamenti e in lotte Rendon le membra vigorose e dotte.
Esempio: E 17, 31: Sifante Domator de' cavalli, e tu dell'arte Della lotta maestro, Aridamante.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 443: E questo fu il secondo trionfo di Fabio, più magnifico del primo per avere, a modo di forte campione di lotta, rifatta sovente testa ad Annibale.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 116, 2: Edifizio spazioso (la palestra).... usato dagli antichi per servizio di coloro, che attendevano agli esercizj della lotta e del disco.
Esempio: Memor. Bell. Art. 3, 16: Si addestrano in lontananza al corso ed alla lotta.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 28, 34: Quindi mirando vide, in strana lutta, Ch'un nano avviticchiato era con quella.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 4, 160: In così dolce lotta il fil si tocca, E l'inganno che v'è subito scocca.
Esempio: E Anguill. Ovid. Metam. 11, 79: Della figlia di Nereo accendi 'l core, Invitala alla lotta alma e gioiosa.
Definiz: § II. Per estensione, e poeticam., vale anche Zuffa, Pugna, Combattimento, Certame. –
Esempio: Tass. Gerus. 7, 96: E in quel tempo medesmo il destrier punge, E per venirne a lotta oltre si caccia.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 10: Tutte son qui le spade Dell'ultimo Orïente, e alla gran lutta L'Asia s'unio qui tutta.
Definiz: § III. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Fr. lac. Tod. 104: Tua battaglia cusì dura, E rapire il ciel per lutta.
Esempio: Petr. Rim. 2, 278: Spirto già invitto alle terrene lutte, Che or su dal ciel tanta dolcezza stille.
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 48: Nè prima ella nè quinta Fu de le donne prese in sì gran lutta; E mente via più salda ancora è spinta Per minor prezzo a far cosa più brutta.
Esempio: Bemb. Asol. 40: Vedi tu, Perottino, sì come io truovo armi, con le quali ti vinco? Ma vadasi più avanti, ed a più strette lotte con le tue ragioni passiamo.
Esempio: Cas. Rim. 1, 12: E tu pur mi richiami e ricondanni All'aspre lutte del tuo crudo gioco.
Esempio: Varch. Boez. 149: Il cielo ha poi Chi quaggiù vince le terrene lutte.
Esempio: E Varch. Son. spirit. 55: Belzebù.... Sempre m'è dietro,... Ma tal di carità m'arde oggi fiamma.... Ch'io spero di dover vincer la lutta.
Esempio: Segner. Lett. 150: Abbiamo.... seppellito questa settimana il signor cardinale Spinola, che finalmente, dopo varia lotta con la morte, cedè.
Esempio: Capp. Longob. 179: Questi dall'altro lato si confidavano di prevalere con le armi e con la forza materiale: quindi la lotta interminabile tra le due potestà ebbe origine ec.
Definiz: § IV. Fare alla lotta, vale Lottare. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 10, 143: Abraam sacrifica il figliuolo, Iacobbe fa alla lotta coll'angelo, ec.
Esempio: Baldell. F. Diod. 1, 14: Egli (Mercurio) fu quelli che ritrovò il fare alla lotta.
Esempio: Lipp. Malm. 6, 34: Altri fanno a civetta, altri alla lotta.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 229: Vuoi tu pigliar la professione di fare alla lotta, ovvero ai cinque giuochi? Tu hai da por mente alle tue braccia, alle cosce, ai lombi ec.
Definiz: § V. Fare le me lotte, si usò, figuratam., per Fare tutti i suoi sforzi, Prendersi le maggiori soddisfazioni in checchessia. –
Esempio: Lipp. Malm. 7, 12: Poi dice: O Meo, spilla quella botte,... e dammi il vino assaggio: Io vo' stasera anch'io far le mie lotte, Bench'io stia bene, sia ripieno, e sventri.
Esempio: Not. Malm. 2, 547: Vuo' far le mie lotte. Voglio fare le mie forze. Voglio pigliarmi tutte le soddisfazioni possibili.
Definiz: § VI. Volere troppe lotte, tante lotte, e simili, si usò per Volere in una data cosa tutte le ricercatezze, le squisitezze. –
Esempio: Not. Malm. 2, 547: Diciamo: Il tale vuol troppe lotte, troppe invenie, troppi stoggi, troppe cirimonie; quand'uno, in fare un'operazione, la vuol fare con ogni requisito, ancorchè superfluo e non necessario.
Esempio: Fag. Comm. 5, 232: Porta…. ancora il polverino. A.... Piglia quel foglio sugante dove v'era rinvolto certo cacio da grattare;... quello basta; tu vuo' tante lotte; anche la polvere.