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CRIVELLO.
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CRIVELLO.
Definiz: Sost. masc. Arnese ordinariamente tondo, e fatto o di pelle o di metallo, con fori, ad uso di passare o vagliare; comunemente Vaglio.
Dal basso lat. cribellum. –
Esempio: Fav. Esop. S. 131: Scorticollo (il bestiuolo) e conciò il cuoio, e dell'una parte fece un crivello pertugiato da conciare calcina.
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 129: Poi togli uno crivello minuto da uscirne el gran come è 'l miglio, e crivella questo carbone, e metti dispersè questa cotal crivellatura.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 10, 19: Lasciando ogni Belide il suo crivello, Piange del mal d'Orfeo, del canto gode.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 436: E però in Italia con alcuni crivelli fatti a posta lo separano (il loglio) diligentemente dal grano.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 2, 9: Nella cui prima carta o frontespizio.... Stampato è 'l Tempo col crivello in mano.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: S. Bonav. Stim. Amor. 26: E perchè mentre che siamo in questa vita sempre e quasi sempre meschiamo la paglia col grano, perochè sempre tene el crivello in mano a purgarlo continuamente, e a mandare l'anima sua.
Definiz: § II. Così pure dicesi Quell'asse bucherellata per la quale passano le canne dell'organo che posano sul pancone o somiere.