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LIEVITATO e LEVITATO, e talora, per sincope, anche LIEVITO
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LIEVITATO e LEVITATO, e talora, per sincope, anche LIEVITO.
Definiz: Partic. pass. di Lievitare e Levitare.
Definiz: § I. In forma d'Add. Che ha avuto la fermentazione. –
Esempio: Benciv. Aldobr. P. 7: Il pane che è ben cotto e bene lievito e fresco d'un giorno, fatto di buon grano puro e netto.
Esempio: Zibald. Andr. 44: Il pane fa' sia bene lievito e ben cotto in forno.
Esempio: Libr. Viagg.: E questo fece egli col pane lievitato, e così fanno eglino.
Esempio: Sacch. Op. div. 145: E' Greci sacrificano il corpo di Cristo nel pane lievito.
Esempio: Guerr. Top. Ran. 1, 27: A me si serba Il pan più bianco, lievitato e cotto.
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. 12: Che a me già non è nascosto Bianco pan ben lievitato, In panier tondo riposto.
Esempio: Salvin. Batrac. 519: Nè scappami già il pane Ben levitato dal panier rotondo.
Definiz: § II. In locuz. figur. –
Esempio: Poliz. Pros. 5: O vivo pane, generato in cielo, lievito nel ventre della Vergine, cotto ec.
Definiz: § III. In forza di Sost. Pane lievitato, per contrapposizione di Azzimo. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 126: Altri comunicavansi col solo pane; e di tali, alcuni con l'azzimo, alcuni col lievitato.
Esempio: E Pallav. Stor. Conc. 127: Per levar di ciò l'apparenza nell'uso degli azzimi, essersi statuito che si sacrificasse nel lievitato, come usano anche oggi i Greci.