Lemma

1) Dizion. 5° Ed. . DILOMBATO. Apri Voce completa pag.341 Vedi le altre Edizioni del Vocabolario Dizion. 4 ° Ed. DILOMBATO Dizion. 4 ° Ed. DILOMBATO Dizion. 3 ° Ed. DILOMBATO Dizion. 1 ° Ed. DILOMBATO Dizion. 2 ° Ed. DILOMBATO Dizion. 5 ° Ed. » DILOMBATO.

DILOMBATO. Definiz: Partic. pass. di Dilombare. Lat. delumbatus. Definiz: § I. E in forma d'Add. Che ha i lombi offesi o sforzati. ‒ Esempio: Libr. Mott.: E contendendola, fu scoperto, ch'era dilombato. Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 295: Dilombato, crepat', infrant'e rotto Son già per le fatich'e, ec. (qui in locuz. figur.). Esempio: Domen. Plin. 884: Questo si pruova spesso in qualche bestia dilombata, che subito per tal rimedio ripiglia l'andar diritto. Esempio: Tasson. Secch. rap. 11, 60: E condussero Titta al padiglione Dilombato, e che gìa mezzo carpone. Esempio: Bart. D. Op. mor. 23, 325: Chi scosciato o dilombato cadevasi all'un passo con mezza la vita su un fianco, ec. Esempio: Baldov. Comp. dram. 87: Che? se' tu dilombato? M. Sei volte peggio. Definiz: § II. Per similit., detto di serpe, vale Offeso nelle vertebre, Sfilato. ‒ Esempio: Car. Eneid. 5, 404: Angue.... da rota oppresso.... Procacciando fuggir,.... inalberato e fiero Dal mezzo in suso arde ne gli occhi e fischia; E, d'altra parte, dilombato e tardo Debilmente guizzando, in sè medesmo Si ripiega, s'attorce e si raggroppa. Definiz: § III. Figuratam., e con qualche enfasi, per Scarso di lombi, Che ha piccoli lombi, e perciò debole. ‒ Esempio: Car. Comm. 102: Erano lottatori usati alla fatica, gagliardi, stienuti, membruti e nerboruti, e non canne vane, smilzi e dilombati. Definiz: § IV. Pur figuratam., detto di scrittore, vale Che non ha nerbo; Fiacco, Snervato. ‒ Esempio: Dav. Tac. 2, 285: E Cicerone [parve] a Calvo, sciolto e snervato, e a Bruto, per usar le sue parole, fiacco e dilombato. Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 78: Non mi maraviglio, ch'egli (Pollione) dicesse di ravvisare in Livio un certo che di Padovano, egli che osò di chiamare Cicerone dilombato. Definiz: § V. E in forza di Sost. Si usò per Dilombatura; ma oggi non si userebbe. ‒ Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: Lo 'mpiastro della salvastrella giova al mal del dilombato. Esempio: Burch. Son. 1, 80: Ma fa' che 'n quel dì punto non ti specchi, Chè nuoce molto al mal del dilombato.