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1) Dizion. 5° Ed. .
IMBRIACHEZZA.
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IMBRIACHEZZA.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Imbriaco. L'essere ubriaco, Condizione d'ubriaco; ed anche L'imbriacarsi, Abito d'imbriacarsi: oggi Ubriachezza. –
Esempio: Plut. Vit. 183: Non fu niuno degli amici di Dionisio, che non lo dispregiasse per la imbriachezza, per li dadi, e per le femmine che sempre continuava.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 144: E nella seconda Filippica, per mostrare quanto era brutta l'imbriachezza di M. Antonio, dice, ec.
Esempio: Nannin. Epist. Ovid. 190: Anzi più volte ho simulato e finto L'imbriachezza, e vaneggiar pel vino, Ond'io potessi a mio piacere usare Parole audaci e di licenza piene.
Esempio: Baldell. F. Filostr. 85: Che e' pensi, che se l'uomo savio si lasciarà vincere dall'ocio, dall'amore, o dall'imbriachezza, ec.
Esempio: Soder. Coltiv. 117: E dopo, ripara all'imbriachezza il mangiare schiacciate fatte col mèle.
Esempio: Adim. A. Pind. 48: Bevendo, avevano bisogno di cignersi la fronte d'ellera, efficace ritegno a' fumi dell'imbriachezza.
Definiz: § Figuratam. –
Esempio: Fr. Cherub. Vit. matr. 145: Passata quella imbriachezza e rabbia di lussuria, esso ti piglia in odio ed in disgrazia.