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1) Dizion. 5° Ed. .
INTELLIGIBILE.
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INTELLIGIBILE.
Definiz: Add. Atto ad essere inteso, Che s'intende o Che può intendersi.
Dal lat. intelligibilis. –
Esempio: Dant. Conv. 164: Ciascuno cielo illumina le cose visibili; e così ciascuna scienza illumina le intelligibili.
Esempio: S. Ag. C. D. 3, 176: Le cose sensibili chiamiamo quelle che si possono sentire col viso e col tatto corporale; le intelligibili quelle che s'intendono per sguardo della mente.
Esempio: Rinaldesch. Espos. Salm. 107: Cieli intelligibili, e non visibili a niuno uomo mortale.
Esempio: Piccolom. Filos. nat. II. 42 t.: L'uno [modo] sarà se la spezie, over la natura e forma di quella tal cosa, senz'applicazione alcuna di materia, s'apprenderà con l'intelletto; come quella, che cosa da materia separatamente intesa, più intelligibile che sensibil sì si dee stimare.
Esempio: Borgh. R. Rip. 4: Siccome l'occhio corporale ha virtù nelle cose sensibili, così l'intelletto nelle intelligibili l'ha parimente.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 304: Ma il suo procedere (del genere umano) è tardo e misurato: laddove gli spiriti sommi e singolari, che si danno alla speculazione di quest'universo sensibile all'uomo o intelligibile, ed al rintracciamento del vero, camminano, anzi talora corrono, velocemente, e quasi senza misura alcuna.
Esempio: Giobert. Bell. 21: Le idee specifiche sono veramente i tipi intelligibili delle cose, e come tali le rappresentano, non già come la copia rappresenta l'originale, ma come l'originale rappresenta la sua copia.
Definiz: § I. E per Facile ad essere inteso, compreso, dalla mente, Di cui agevolmente s'intende il significato. –
Esempio: Benc. Pimandr. Mercur. Ded. 5: Onde accade che traducendo d'una lingua ne l'altra, l'opere che di tali materie trattano, pare che sempre diventino meno intelligibili.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 793: Così è a lui ciascun linguaggio; non intelligibile, Come il suo ad altrui.
Esempio: Car. Apol. 121: Che siano (le metafore) chiare, delicate, intelligibili, e non volgari a fatto.
Esempio: Red. Lett. 2, 176: Qui annessa le trasmetto una [canzone] del Baldovini, che è fatta in uno stile facile, naturale e intelligibile.
Definiz: § II. E detto di scrittura intelligibile, carattere intelligibile, e simili, vale Chiaro, Facile a leggersi, e simili. –
Esempio: Red. Lett. 2, 245: Si contenti almeno di scrivere la lettera in un carattere intelligibile, e che possa leggersi da ogni fedel cristiano.
Definiz: § III. E per Che è obietto dell'intelletto, Che si apprende o si comprende solo con esso, Intellettuale. –
Esempio: Dant. Conv. 132: Siccome nella litterale (sposizione) si parla cominciando dal sole corporale e sensibile, così ora è da ragionare per lo sole spirituale e intelligibile, ch'è Iddio.
Esempio: Collaz. Ab. Isaac volg. 59: Nell'altro secolo tutti li giusti sanza divisione abiteranno in una magione, e ciascuno sarà illustrato da un Sole intelligibile.
Esempio: Benc. Pimandr. Mercur. 60: Ma lo sguardamento d'esso bene, per troppo splendore, non corrompe e non abbaglia gli occhi, sì come il razzo del sole; ma illumina ed accresce tanto più la luce dell'occhio, quanto più alcuno può ricevere lo influsso dello intelligibile splendore.
Esempio: Tass. Lett. 2, 80: Sarà dunque vero che i duo Soli sensibili, che del gran sole intelligibile sono dui grandissimi raggi, che l'una e l'altra strada del mondo e d'Iddio fra le tenebre de l'umanità ci sogliono discoprire, a me non vogliano compartir tanto de la loro luce quanto basti a trarmi di cecità e d'errore?
Esempio: Pindem. Poes. 64: Come i dritti più sacri e i bei destini Si conoscon de l'uom, come, spezzati Que' lacci in cui disconoscea se stesso, Su per l'intero intelligibil mondo Il libero pensier rapido vola.
Definiz: § IV. Si usò per Intelligente, Atto ad intendere. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 8: Dunque cognosca la tua intelligibile discrezione, che l'amore tale è divino, e tale umano.
Esempio: Dant. Conv. 146: Dicemi parole di lusinghe, cioè ragiona dinanzi agli occhi del mio intelligibile affetto per meglio inducermi, impromettendomi ec.
Esempio: Regol. S. Bened. 11: E' più onesti ed intelligibili animi, per prima e per seconda ammonizione, corregga per parole; li maliziosi e duri e superbi.... nel principio del peccato rifreni ec.
Definiz: § V. E detto di età intelligibile, trovasi In cui si comincia ad intendere, a far uso della ragione. –
Esempio: Regol. S. Bened. 80: I fanciulli piccoli.... abbian guardia e disciplina, d'insin che ad intelligibile età pervengano.
Definiz: § VI. In forza di Sost. Ciò che è intelligibile. –
Esempio: Dant. Conv. 362: Questa parte (l'intelletto) in questa vita perfettamente lo suo uso avere non può, il quale è vedere Iddio (ch'è sommo intelligibile), se non in quanto l'intelletto considera lui e mira lui per li suoi effetti.
Esempio: Galil. Op. VII, 128: Quanto alla moltitudine degli intelligibili, che sono infiniti, l'intender umano è come nullo.
Esempio: Salvin. Disc. 3, 232: False intelligenze.... che insieme hanno lo 'ntendere e lo 'ntelligibile, e l'essere non solamente nell'assoluto, ma anche in ciascuno particolare intorno allo 'ntelligibile realmente ec.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 3, 386: Finalmente assoggettando il corpo allo spirito, la materia al pensiero, il sensibile all'intelligibile, la natura alla volontà e alla parola umana, la terra all'uomo ec.
Esempio: E Giobert. Teor. Sovrann. 2, 341: Le scienze matematiche.... abbracciano gli oggetti di una natura intermedia tra il corporeo e l'incorporeo, ovvero tra il sensibile e il sovrasensibile, cioè le relazioni quantitative dello spazio e del tempo, i quali partecipano del corpo e dello spirito, del sensibile e dell'intelligibile, senza essere precisamente nè l'una cosa nè l'altra.
Definiz: § VII. Mondo intelligibile, si disse, secondo la dottrina platonica, Quell'ente, nel quale Platone poneva le idee e le forme delle cose; detto anche Intelletto. –
Esempio: Castigl. Corteg. 12: A questi rispondo che mi contenterò aver errato con Platone, Senofonte e Marco Tullio, lassando il disputare del mondo intelligibile e delle idee.
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 1, 501: Dopo questa impensabile non che indicibile sostanza chiamata Dio, poneva Platone quella mente chiamata da lui intelletto, ovvero mondo intelligibile, nel quale sono bene tutte le cose come in Dio, ma non vi sono sì nobilmente ed in modo sì perfetto.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 13: E mente può degnamente chiamarsi questo collegio e questa assemblea così degna delle potenze ragionevoli, a imitazione di quella gran mente universale e suprema, dove, infinitamente stanno comprese tutte l'idee e tutti gli esemplari del mondo archetipo e intelligibile, che ne insegna Platone.