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1) Dizion. 5° Ed. .
NUTRIRE e NUDRIRE.
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NUTRIRE e NUDRIRE.
Definiz: Att. Fornire d'alimento, del cibo necessario alla vita animale, Alimentare; e in più largo senso, Provvedere del bisognevole alla vita, Mantenere.
Dal lat. nutrire. –
Esempio: Savonar. Tratt. Gov. Fir. 27: Ancora delle pecunie del Comune.... edifica (il tiranno) palazzi grandi e templi...; e nutrisce cantori e cantatrici, perchè cerca di esser solo glorioso.
Esempio: Bemb. Lett. 2, 236: Nel qual luogo, per la casa che egli v'ha e per quel poco della mercede e stipendio, esso nutriva una sua povera famigliuola.
Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 21: Ancora, circa la munizione e vettovaglia da cibarsi, quanta spesa si debbe fare a nutrir la città, e di che sorte.
Esempio: Tass. Dial. 1, 377: Ma dèi nondimeno nutrir la famiglia (i servitori) di cibi differenti da quelli che verranno su la tua mensa.
Esempio: E Tass. Lett. 2, 415: L'uomo nato nobile non dee congiungersi a donna che non possa nutrir nobilmente, o con la facoltà propria o con quella di lei.
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 1, 30: Scellerata razza, che mostrano d'essere amici e non dicono mai parola libera, adulano i ricchi, dispregiano i poveri..., sogghignano quando chi li nutrisce ride ec.
Esempio: Guar. Past. fid. 2, 2: Foss'io sì cara al tuo signor crudele Come se' tu, Melampo: egli con quella Candida man ch'a me distringe il core Te dolcemente lusingando nutre, E teco il dì, teco la notte alberga.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 80: Sarà migliore il sugo di bestie stalline, nutrite con paglia fieno e biade, di quello che lo sia quando si nutrono con erba.
Esempio: Capp. Scritt. 1, 167: A riscattare, quando occorresse, di schiavitù il latino popolo, a nutrire i poveri di Cristo, a mantenere gli ospizj per i malati ec.
Definiz: § I. Per similit., riferito a vegetali. –
Esempio: Rucell. G. Ap. 103: O corran chiari e tremolanti rivi, Nutrendo gigli e violette e rose.
Esempio: Targ. Viagg. 3, 55: Donde pare si possa inferire che la sola acqua sia quella che nutrisca le piante.
Definiz: § II. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Bibb. N. 5, 221: Tu (o Signore) sei mia fortezza e mio rifugio; per il tuo nome mi guiderai e nutrirai.
Esempio: Poliz. Pros. 14: Tu, Signore, la cui mente infinita ed incomprensibile con ammirabile ed enarrabile celerità, come pupilla d'occhio, per tutte le nature trapassando, ogni cosa vivifica, nutrisce ed adorna, siccome ec.
Esempio: Savonar. Pred. 8: Predicorono loro la fede, e cominciorono a suscitare in loro nuovo spirito: ed andorono lattandolo e nutriendolo, in tanto che crebbe la fede in tutto il mondo.
Esempio: Bern. Orl. 5, 2: Questa è la vera amicizia e perfetta, Che, quando ha le radici sante e buone, Allegra, pasce, nutrisce e diletta E fa felici in terra le persone.
Esempio: Car. Eneid. 6, 1086: Quanto appare e quant'è, muove, nudrisce E regge un che v'è dentro, o spirto o mente O anima che sia de l'universo.
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 1, 21: Nulla tanto giova, a generare e nutrire il sapere, quanto la memoria.
Definiz: § III. E per Tenere presso di sè, Mantenere in proprio servigio od anche per diletto, riferito ad alcuni animali, ovvero a persone. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 395: In questo nono libro si tratterà degli animali i quali per utilità e diletto si nudriscono nelle ville.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 12: Il suo (di Alcibiade) nutrir cavalli, e 'l numero grande de' carri, fu famoso, perchè niuno altro che egli.... ne condusse sette in Olimpia per correre ec.
Definiz: § IV. E per Tener vivo, Mantenere, Far persistere, riferito ad affetti, sentimenti, disposizioni, condizione di cose. –
Esempio: Panzier. Tratt. 67: Cessate le cagioni onde l'amistadi sono generate e nutrite, cessano l'amistadi.
Esempio: Cavalc. Ammon. Paol. 71: È da amare il silenzio, perocchè per esso si nutrisce la umiltà, generansi le lacrime, e finalmente molti mali si cessano per questo grande bene.
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 224: Quanto agli scandoli tra loro, quest'ordine li leva, non li nutrisce.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 251: Costrinsero (i Fiorentini) i beni del Pontefice a esazione di debiti vecchi, non pretermettendo la maggior parte di loro cos'alcuna appartenente a concitare lo sdegno del Pontefice, e a nutrire divisione e discordia nella città.
Esempio: Gell. Capr. Bott. 128: Ma molto più siamo ancora stolti a combattere con noi stessi, come noi facciamo la maggior parte del tempo, per cagione di quelle immoderate voglie che noi ci lasciamo nutrire a l'appetito.
Esempio: Salv. Oraz. Garz. 1: Si come il tener sempre soffogata la doglia nutrisce dentro i petti una perpetua afflizione...., così ec.
Esempio: Segner. Mann. ag. 19, 2: Chi più le nutre (le proprie concupiscenze), più ancor le rende del continuo insaziabili.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 32: Sì l'odierà qualunque nutre in petto Verso i simili suoi pietoso affetto.
Esempio: Fosc. Poes. C. 37: Ah sì! da quella Religïosa pace un nume parla: E nutria contro a' Persi in Maratona, Ove Atene sacrò tombe a' suoi prodi, La virtù greca e l'ira.
Esempio: Capp. Scritt. 1, 303: I quali.... perchè son popoli liberi, è impossibile che altro cerchino fuorchè di nutrire, col sempre apporvi novella esca, la fiamma di libertà, per farla più divampare.
Definiz: § V. E per Favorire, Secondare, riferito ad arti, a studj, e simili. –
Esempio: Tass. Gerus. S. 17, 92: De la matura età pregi men degni Non fiano stabilir pace e quïete..., Nutrire e fecondar l'arti e gl'ingegni, ec.
Esempio: E Tass. Lett. 2, 36: L'onore nudrisce l'arti.
Definiz: § VI. E riferito a speranze, disegni, e simili, vale Accogliere nell'animo, con relazione agli effetti che se ne aspettano. –
Esempio: Monet. Poes. 138: O gente vile, o gente sfaccendata, Che sol forse nutrisce la speranza Che ec.
Esempio: Metast. Dramm. 1, 31: In questa guisa, Arbace, Mi torni innanzi? Ed ài potuto in mente Tanta colpa nudrir?
Definiz: § VII. E riferito a guerra, vale Fornire altrui, o Procurarsi, i mezzi per condurla o proseguirla. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 4, 238: Quando venghino in Toscana, e trovino in quelli popoli le medesime disposizioni, non solamente avranno le medesime difficultà, ma maggiori rispetto al non potere quel paese nutrire le guerre, come questo.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 263: La perfidia de' principi cristiani ha, per nutrire la guerra fra loro stessi, fatta amicizia e lega con il Turco.
Definiz: § VIII. Si dice altresì di ciò che serve di nutrimento; usato spesso assolutam., o con un compimento avverbiale che denoti il modo e l'effetto dell'azione espressa dal verbo. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 241: Provocano (le nespole) l'orina, e tengono più a uso di medicina che a cibo, perocchè poco nutriscono, e generano nutrimento grosso.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 352: È (la pastinaca) di due maniere, salvatica e dimestica; e ciascuna nelle radici è di duro nutrimento, e meno nutrisce che la rapa.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 419: Imperocchè cotal grano nudrisce e sazia intanto che 'l cavallo agevolmente ne 'ngrassa.
Esempio: Dant. Purg. 22: Mèle e locuste furon le vivande Che nudriro il Batista nel diserto.
Esempio: Gell. Porz. Disput. Fanc. volg. 33: Sono alcuni molti stimati nella medicina, i quali vogliono in ogni modo mantenere che l'aria nutrisca.
Esempio: E Gell. Capr. Bott. 134: Infra i sapori, solo il dolce nutrisce.
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 5, 295: Forse per la medesima cagione che non nutrisce (l'acqua marina) gli animali terrestri.
Esempio: Tomm. Poes. 25: E sa d'amaro, Ma nutre forte, il pan della sventura (qui in locuz. figur.).
Definiz: § IX. Per similit., riferito a vegetali. –
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 5, 295: Perchè non nutrisce gli alberi l'acqua marina? Forse per la medesima cagione, che ec.
Esempio: E Adr. M. Plut. Opusc. 5, 315: Quando adunque la vite è bagnata di fuori, se le accosta il fuoco, il cui temperamento guasta la potenza dell'umido che la nutriva.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 94: Vivendo sì afflitto e in tanta pena Sento (parla un arboscello) che il succo mio mi nutre appena.
Definiz: § X. E per Allevare; sia rispetto al primo nutrimento, sia rispetto alle cure successive. –
Esempio: Pallad. Agric. 33: I pavoni è agevole molto a nutrire, se tu non te ne spaventi per li ladroni, o per animali, li quali son loro nemici.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 264: Partorì due figliuoli maschi, simigliantissimi al padre loro, e quelli fe' diligentemente nudrire.
Esempio: Cont. Bell. Man. 16: E il ciel d'ogni bellezza Fu privo e di splendore D'allor, che nelle fasce fu (madonna) nudrita.
Esempio: Nard. Vit. Giacom. 13: Nella puerizia fu nutrito sotto la cura e disciplina paterna insino all'anno 1466.
Esempio: Tass. Gerus. S. 12, 32: E preso in picciol borgo al fin soggiorno, Celatamente ivi nutrir ti fei.
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 1, 7: Deono adunque.... primieramente provarsi le madri a nutrire i figliuoli: ma se non possono..., si scelgano non a caso le balie e nutrici, ma le migliori che si trovano.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 1, 503: La media di molte esperienze dimostra che, volendo nutrire costantemente alla stalla le pecore di cui la razza si presti a questo genere di vita,... occorre ec.
Definiz: § XI. Per similit., riferito a vegetali. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 225: Se nutrirrai la pianta del fico nel semenzaio, e poichè sarà matura e compiuta la trasporrai nella fossa, producerà più nobili frutti.
Definiz: § XII. E figuratam., detto di luogo, patria, e simili, per Allevare e mantenere, anche con relazione al consorzio civile. –
Esempio: Dant. Conv. 71: Poichè fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gettarmi fuori del suo dolcissimo seno, nel quale nato e nudrito fui fino al colmo della mia vita ec.
Esempio: Petr. Rim. F. 140: Non è questo 'l terren ch'i' toccai pria? Non è questo il mio nido, Ove nudrito fui sì dolcemente? Non è questa la patria ec.
Esempio: Fosc. Poes. C. 32: Celeste è questa Corrispondenza d'amorosi sensi, Celeste dote è negli umani; e spesso Per lei si vive con l'amico estinto, E l'estinto con noi, se pia la terra Che lo raccolse infante e lo nutriva.... sacre le reliquie renda ec.
Esempio: Manz. Poes. 349: Tu che angusta a' tuoi figli parevi, Tu che in pace nutrirli non sai, Fatal terra, gli estranj ricevi: Tal giudizio comincia per te.
Definiz: § XIII. Vale anche Coltivare. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 393: Nudrisca (il padre di famiglia, nell'orto) tutte generazioni di buone erbe, così da mangiare, come medicinali.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 9: Nelle vigne si nutriscono il telefio, la procacchia salvatica, il peplo, l'elsine ederacea, l'ampelopraso e la fumaria.
Esempio: Parin. Poes. 39: A quei che militando incanutiro Suoi servi, impose (Amore) d'imitar con arte I duo bei fior, che in giovenile gota Educa e nutre di sua man Natura (qui in locuz. figur.).
Definiz: § XIV. E figuratam., riferito a barba, capelli, pure per Coltivare, Curare. –
Esempio: Ar. Cinq. cant. 1, 31: Uno di questi, il qual prima a nudrire Usò la barba ec.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 122: E non fu vero parimente quel che si disse de' Bacchiadi, che rifuggiti da Corinto a Lacedemone, abbietti e sozzi nell'aspetto per avere le teste rase, fecero loro venir voglia di nutrir la chioma.
Definiz: § XV. Pur figuratam., per Allevare con le debite cure durante l'adolescenza e la giovinezza; Educare. –
Esempio: Dant. Inf. 12: E quel di mezzo, che al petto si mira, È il gran Chirone, il qual nudrì Achille.
Esempio: E Dant. Conv. 62: L'altra (cagione) è il difetto del luogo ove la persona è nata e nudrita, che talora sarà da ogni studio non solamente privato, ma da gente studiosa lontano.
Esempio: Real. Franc. 452: Carlo le diede (a Berta sua sorella) buona compagnia di gentildonne che la nutrissero e che l'ammaestrassero.
Esempio: Belc. F. Pros. 5, 69: Atanasio e li altri, che, come sacerdoti e diaconi, avevano ministrato..., alla chiesa gli dette, acciò che quivi fussino nutriti.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 30: Ruggiero ha nome, il qual da piccolino Da me nutrito fu, ch'io sono Atlante.
Esempio: Car. Long. 7: In sulla qual speranza (che fossero di nascita nobile) gli avevano sempre ben nutriti, bene accostumati, ammaestrati ed esercitati in tutte quelle buone parti che può dare una civil contadinanza.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 62: Essendo indotto da alcune profezie dimostranti volere il destino che Roma crescesse ad altissimo colmo, se si nutrissero gli abitanti fra l'armi, però usò contra le Sabine la forza.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 3, 40: Disposto eziandio di mandare i suoi più giovani figliuoli, se gli fusse conceduto, a Sparta per nutrirgli nella disciplina laconica, acciò avessero questo vantaggio sopra gli altri re.
Definiz: § XVI. Si usò nel linguaggio della Farmacia, riferito a medicine. –
Esempio: Ricett. fior. C. 71: Del nutrire i medicamenti. Il nutrire è simile all'inumidire; ma è differente in questo, ch'egli si fa con meno umore, e subito ch'è inzuppato, si mette a sciugare o al sole o nelle stufe; le quali si soglion usare nelle botteghe de' buoni speziali; e si fa il medesimo cinque o sei volte; sì come si nutrisce la sarcocolla col latte d'asina o di donna. Il seme del carvi e i mirabolani emblici si nutriscono bagnandoli in tanto latte quanto essi si possono da per loro succiare, che non ne avanzi, e dipoi si rasciugano.
Esempio: Benciv. Mes. 53 t.: Nutriscesi anco (il serapino) per le infirmità de gli occhi col sugo della ruta o del finocchio ec.
Definiz: § XVII. Neutr. pass. nutrirsi Prendere alimento, Alimentarsi, Cibarsi; sia assolutam., sia con un compimento avverbiale, o di un nome retto dalla prep. Di. –
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 10: Maggior danno ricevono gli animali per la perdita del vedere che dell'udire, per più cagioni; e prima, che mediante il vedere il cibo è ritrovato, donde si debbe nudrire, il quale è necessario a tutti gli animali.
Esempio: Sannazz. Arcad. 88: Delle pampane Si van nudrendo (le capre), che per terra adunano.
Esempio: Segn. B. Polit. volg. 384: Debbesi ancora avvertire alle donne, quando elle sono pregne, ch'elle non stieno in troppi agi, nè si nutrischino troppo delicatamente.
Esempio: Gell. Porz. Disput. Fanc. volg. 8: E così seguitò ancora di far poi sempre, stando tal volta e dua e tre giorni che ella non poppava, per insino a tanto che ella si nutrì di latte; il quale dipoi lasciato, e cominciato a nutrirsi di pane e ec.
Esempio: E Gell. Porz. Disput. Fanc. volg. 19: Ciò che vive è necessario che si nutrisca: costei non si nutrisce nè di mangiare nè di bere; adunque ella si nutrisce d'aria.
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 5, 298: Per la qual cagione diede per precetto.... a' gracili che non ricevon giovamento dal cibo, che non si nutriscano di vivanda dolce..., ma di salumi ed altri cibi salati.
Esempio: E Adr. M. Plut. Opusc. 5, 310: Forse perchè lo stare i domestici [cinghiali] sempre insieme, ed insieme nutrirsi, e andare in branco i maschi con le femmine, risveglia ricordanza di venere e stimola l'appetito.
Esempio: Malpigh. Lett. 159: Pensava che fosse una condizione dello stato di quegli animali che l'inverno non si nutriscono; ma avendo poi tagliate altre testudini non ho trovato lo stesso.
Esempio: Segner. Incred. 39: La natura vuole che gli animali non lascino di nutrirsi, per la necessità che hanno tutti di riparare con l'alimento ciò che il calore innato consumò in essi con la sua attività.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 14: Sorgono da esso [cratere] delle piante marine..., e vi si nutriscono delle belle neriti.
Definiz: § XVIII. Per similit. –
Esempio: Marchett. Lucrez. 11: Or tu confessa adunque Che della sua materia e del suo seme Nasce, si nutre, e divien grande il tutto.
Esempio: E Marchett. Lucrez. 44: Chiaro è che 'l tutto Cresce da terra in aria, e vi si nutre.
Definiz: § XIX. Pure per similit., detto di vegetali. –
Esempio: Targ. Rag. Agric. 44: Convien passare all'esame del modo col quale le piante vegetano e si nutriscono, per indicare poi qual uso elle facciano della terra, donde ec.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 92: Arrivato alla granigione (il vostro grano), invece di nutrirsi, mancando dell'umido necessario, vi si striminzisce.
Definiz: § XX. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Cas. Rim. 1, 5: Cura che di timor ti nutri e cresci, E più temendo, maggior forza acquisti, ec.
Esempio: Tass. Gerus. S. 1, 45: Nato fra l'arme, amor di breve vista, Che si nutre d'affanni, e forza acquista.
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 103: Nauseando le delizie della terra, e impaziente di correr le vie della virtù,... salì alle cime del Carmelo, per quivi sol nutrirsi di rugiada celeste ec.
Esempio: Paolett. Append. 29: L'arte dell'agricoltura, egualmente che tutte le altre arti, non può nutrirsi, prosperarsi e farsi grande, se non che per mezzo del guadagno, da percepirsi da tutti quelli che colle spese e colle fatiche concorrono a coltivarla.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 543: Sia.... che vi avesse luogo un certo contagio, il quale ne' corpi affetti e preparati dal disagio e dalla cattiva qualità degli alimenti.... trovi la tempera, per dir così, e la stagione sua propria, le condizioni necessarie in somma per nascere, nutrirsi e moltiplicare.
Esempio: Capp. Scritt. 1, 138: Per tal modo si vedrebbe come il pensiero cristiano, che si nutriva di greche e di latine tradizioni..., venisse a svolgersi con maggior pienezza nelle provincie romane che nelle germaniche.
Definiz: § XXI. Pure per Alimentarsi, Cibarsi, trovasi anche in forma di Neutr. –
Esempio: Dant. Conv. 252: In questo sguardo solamente la umana perfezione s'acquista, cioè la perfezione della ragione, dalla quale, siccome da principalissima parte, tutta la nostra essenza dipende; e tutte l'altre nostre operazioni, sentire, nutrire, e tutte, sono per questa sola.