Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
TROIA.
Apri Voce completa

pag.162


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
TROIA.
Definiz: La Femmina del bestiame porcino. Lat. porca, sus. Gr. ἡ ὗς.
Esempio: Pallad. Febbr. 38. I verri aguale si debbon congiugnere alle troie, per generare.
Esempio: Cr. 9. 77. 1. I verri si deono eleggere grandissimi ec. e che sieno lussuriosi, di tempo d'un anno, i quali insino al quarto anno si possono mettere alle troie.
Esempio: Fir. Luc. 5. 1. Oh che cera da castrar troie.
Definiz: §. Detto a femmina per ingiuria.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 84. Quand'io arò assai sofferto, io ti darò a divedere, che io non son gatta, sozza troia, che maladetto sia il dì, che tu ci venisti.
Esempio: E Franc. Sacch. nov. 192. Che vermocan ti nasca, sozza troia fastidiosa, che tu se'.