Lessicografia della Crusca in rete

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BU BU
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BU
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BU BU.
Definiz: Voce onomatopeica, che si usa in forza di Sost. masc., e vale Bisbiglio, Mormorío, Romore. –
Esempio: Bellinc. Rim. 104: Firenze parea tutta un paiuol d'accia Pel gran bu bu di tante capannelle.
Esempio: Casott. A. Celid. 1, 2: Per questo chi ha la pecca di contendere Stia su le sue, perchè al primo indizio Sgarirò chi farà qualche bu bu, O starà, quel ch'è peggio, a tu per tu.
Definiz: § Bu bu è anche usato a esprimere quel suono che altri fa colla bocca quando trema per un freddo eccessivo. –
Esempio: Grazz. Comm. 58: E però vavvi e escine; bu bu, ch'io abbrivido.
Esempio: Cecch. Ass. 4, 9: Ohimè! Giannella mio, bu bu bu, i' son morto di freddo.
Esempio: E Cecch. Ass. appr.: In una corte a morirmi di freddo m'ha fatto star tutta notte, bu bu bu.