Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ITERARE.
Apri Voce completa

pag.1292


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
ITERARE.
Definiz: Att. Fare un'altra volta cosa già fatta, Far di nuovo, Ripetere.
Dal lat. iterare. –
Esempio: Cas. Pros. 3, 132: Cresce.... il piacere che io sento della benevolenza sua, dimostratami da lei tanto affettuosamente e così spesso, e principalmente ora nell'offizio ch'ella si è degnata di fare e di iterare con Sua Beatitudine per la liberazione di Flamminio della Casa.
Esempio: Speron. Op. 5, 438: Se non si può, nè dee farsi, che non si iteri il congiungimento carnale col marito, anzi è commesso che si iteri; perchè non iterare il matrimonio?
Esempio: Razz. Econ. crist. 99: Questo sacramento (il battesimo), il quale non si può iterare, ciò è dare a niuno più d'una volta, si fa.... con acqua pura e naturale.
Esempio: Red. Lett. Opp. Vip. 7: Senza riguardo veruno ho voluto iterarle e reiterarle (le esperienze), e con tanta e così puntual diligenza, che ec.
Esempio: Riccat. I. Op. 2, 452: E perciò, secondo le occorrenze, bisogna ripigliar il discorso ed iterare l'analisi.
Definiz: § I. E per Fare ripetutamente, Ripetere più volte di seguito. –
Esempio: Dant. Purg. 7: Posciachè l'accoglienze oneste e liete Furo iterate tre e quattro volte, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 63: Poichè furo a iterar l'abbracciamento Una o due volte tornati amendui, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 18, 5: Poi che le dimostranze oneste e care Con que' soprani egli iterò più volte.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 2, 220: Presi commiato da lui, il quale di nuovo mi ricondusse al ponticello, ch'io ripassai, iterando tre o quattro volte i saluti e ringraziamenti.
Definiz: § II. E in senso particolare, Ripetere, Replicare, con la voce; riferito così a grido, o suono, come a nome, parola, e simili. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 148: Allora li uomini muovono ed iterano le grida, e tutti con molto studio confortano, e sollicitano lui seguente.
Esempio: Car. Eneid. 2, 1047: Fatemi or di pietà gli ultimi officj; Iteratemi il vale.
Esempio: E Car. Eneid. 2, 1249: Mille volte iterai l'amato nome.
Esempio: Bald. Vit. Feder. 1, 51: Matteo, chiamati i compagni ed innastate l'insegne, corse con alte grida alla piazza, ed indi s'inviò verso la ròcca, iterando Feltro Feltro.
Definiz: § III. E usato assolutam. –
Esempio: Comm. Anon. Dant. 1, 187: Ora, perchè Pluto il chiama due volte, è da sapere che questo iterare è segno d'effettuoso parlare.
Definiz: § IV. E per similit., usato anche assolutam. –
Esempio: Sannaz. Arcad. 123: La qual (cetra) mentre pur Filli alterna ed itera, E Filli i sassi, i pin Filli rispondono, Ogni altra melodia dal cor mi oblitera.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 301: Prega (Eco) d'udir di lui (di Narciso) le note chiare, Per iterarne il suon com'ella suole.
Esempio: Pindem. Poes. 147: Virgilio s'ode Gridar, Virgilio, e la pendente volta Pur Virgilio iterar.
Definiz: § V. E figuratam., e più spesso poeticam., per Raddoppiare d'intensità, di efficacia, e simili. –
Esempio: Dav. Colt. 516: Dàgli (al pesco) ogn'anno loppa al piede, ed ogni tre anni questo, come anche gli altri, trapianta; chè questa iterata coltura itera e raddoppia ogni volta la gentileza e nobiltà delle frutte.
Esempio: Varan. Vis. poet. 4: Tu, più che a lei (alla Fede) t'appressi, a mille a mille Scorgi d'intorno a te le sue vittrici Del tenebroso orror faci tranquille; Ed al tuo spirto invan, fra i rei nemici Il più reo, di se stesso il cieco amore, Annebbia i semi di ragion felici; Ch'essa coll'iterar il suo splendore La notte fuga insidïosa ec. (qui in locuz. figur.).
Definiz: § VI. Trovasi usato assolutam., e a maniera di Neutr., per Ripetere il proprio suono, Sonar novamente; detto, poeticam., di strumenti, o simili. –
Esempio: Tasson. Secch. rap. 9, 16: Era ogni cosa in punto, e solamente Mancava il Cavalier de la ventura; Quando iterar le trombe, e immantinente Uscì del padiglion su la pianura.