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Dizion. 5° Ed. .
AUGURE.
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AUGURE. Definiz: | Sost. masc. Colui che presso gli antichi, osservando il volo e il canto degli uccelli, il beccare dei polli ec., pronosticava il futuro. |
Dal lat. augur. – Esempio: | Dant. Inf. 20: Quando Grecia fu di maschi vota, Sì che appena rimaser per le cune, Augure [fu]. |
Esempio: | But. Comm. Dant. 3, 176: Allora avvenne che l'augure tagliò la pietra col rasoio. | Esempio: | Varch. Sen. Benef. 41: Nieo Lentulo augure, grandissimo esempio di ricchezze innanzi che i libertini lo facessero povero. |
Esempio: | Baldin. B. Masch. 28: Egli fu augure, e quel bastone era la propria insegna di quegli indovini, che gli antichi chiamarono auguri. |
Esempio: | Alf. Trag. 2, 104: Ai vani sogni Di un augure fallace, alla più vera Ambizïon d'un inumano padre Vidi immolare il sangue mio. |
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