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1) Dizion. 5° Ed. .
DIVINCOLARE.
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DIVINCOLARE.
Definiz: Neutr. pass., divincolarsi talora anche in forma di Neutr. Piegarsi, Torcersi, col corpo di qua e di là, con una certa prestezza o vigoria: e dicesi propriamente di serpi, lombrichi, e simili; ma per estensione applicasi anche ad altri animali.
Dalla particella di e da vinco; poichè nel divincolarsi il corpo dell'animale fa un movimento flessuoso, simile a quello dei vinchi fortemente agitati. ‒
Esempio: Car. Eneid. 5, 128: Le vivande lambendo [un serpe] in dolce guisa, Con le cerulee sue squamose terga Sen gìo divincolando.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 150: Il dragone indarno si divincola e contorce.
Esempio: Red. Osserv. Anim. viv. 113: Poscia vi posai sopra quattro lombrichi, che cominciarono subito fortemente a divincolarsi ed a scontorcersi.
Esempio: Forteguerr. Cap. 228: In cima di essa [antenna] o di ben grossa penna Uccel si lega, o tenero capretto, Che tutto si divincola e tentenna.
Esempio: Fag. Comm. 1, 345: Io presto m'avvento, e me lo caccio sotto (un sacco), e sento a un tratto muoversi e divincolarsi; e.... ne scappa fuori un maladetto gatto.
Esempio: Ginann. Malatt. Gran. 206: Escono i medesimi dall'uovo colla parte anteriore, si divincolano alquanto, e sbrigano in breve tempo tutto il corpicciuolo dal guscio.
Definiz: § I. E per similit., detto di persona. ‒
Esempio: Stor. Aiolf.: In Saracino ripercosse Aiolfo di sì gran forza, che si divincolò come serpente.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 90: Tutto il corpo suo si ristrinse quasi com'un gomitolo,... e tutta divincolava.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 141: Poi che fu legato,... tanto si divincolò.... dall'un de' lati, che ec.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 5, 11: Legati alle colonne della loggia, Divincolinsi quivi.
Esempio: E Buonarr. Fier. 2, 4, 9: Ecco qua uno Tutto affannato adirato e sozzopra, Che fa un gran divincolarsi.
Esempio: Salvin. Inn. Omer. 548: Forte pel bosco si divincolava, E la vita lasciò, spirando sangue.
Esempio: E Salvin. Podagr. Luc. 13: Nè con volte Di crin disciolto, il collo si divincola.
Esempio: Giust. Vers. 145: Essa (la sposa) si spiccica Meglio che sa, E si divincola Di qua e di là.
Definiz: § II. E figuratam. ‒
Esempio: Varch. Ercol. 55: Ogni volta che ad alcuno pare aver ricevuto picciolo premio d'alcuna sua fatica, o non vorrebbe fare alcuna cosa, o dubita se la vuol fare o no, mostrando che egli la farebbe, se maggior prezzo dato o promesso gli fusse, si dice: E' nicchia,... si dimena nel manico, si scontorce, si divincola, si scuote.
Esempio: Forteguerr. Cap. 180: Ma tutto mi divincolo e sconquasso Contro quei tristi che ad empirsi il buzzo Pensano solo, e sol d'andare a spasso.
Definiz: § III. Pure per similit., detto di cosa, per Piegarsi, Torcersi, Tentennare con alquanta violenza. ‒
Esempio: Lucan. volg.: La forza del vento e de' remi faceva le navi correre, e percuotere per sì grande virtude nelle bertesche e nella chiusa, che tutte le facea divincolare.
Esempio: Bern. Orl. 6, 8: Tiragli un colpo orrendo infuriato, Che Durlindana fa divincolare.
Esempio: Bart. D. Miss. Mog. 17: L'albero della vela mastra.... convenne ringrossarlo;... altrimenti tanto il faceva divincolare il vento, che, a meno che si tenesse, lo scavezzava.
Definiz: § IV. Att. Torcere e piegare per ogni verso il corpo od alcuna sua parte. ‒
Esempio: Salvin. Nicandr. 44: Di questi [serpi] son le teste larghe ed ampie, E sull'estremo tratto della spira, Mozza coda divincolan, tutta aspra.