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1) Dizion. 5° Ed. .
FACIMALE
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FACIMALE.
Definiz: Sost. masc., usato anche indeclinabilmente; e che prendesi pure in forza d'Aggiunto. Colui che fa il male, che opera male; Chi fa altrui del male; Malfattore. Voce familiare,
composta da fare e male. –
Esempio: Cavalcant. G. Istor. fior. 1, 584: Certi bestiali e cattivi, che mai alcun bene fecero, nè avrebbono saputo fare, uomini facimali e disutili.
Esempio: Buonarr. Tanc. 3, 2: Oimè, ch'egli ha intesi i miei segreti. C. Non ti temer, ch'io non son facimale, e voglio atarti.
Esempio: Bellin. Cical. 18: Fa far loro (un maliardo) ciò ch'egli vuole, senza parer d'esser lui il facimale o 'l facibene secondo l'occasione.
Esempio: Not. Malm. 2, 765: Facimale. Uomo maligno, e da fare ogni sciagurataggine. Latino, malefactor.
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 549: Facimale, κακόεργος, κακοῦργος, malfattore.
Esempio: Fag. Rim. 6, 70: Chi è quest'insolente facimale, Che penetra per tutto ed è bendato?
Definiz: § I. E in senso particolare, Persona che danneggia materialmente le cose altrui, e propriamente i possessi campestri; più comunemente Facidanno. –
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 27: Venuti i primi albori dell'altro dì, il muratore e manovale se ne vennero al lor lavoro, e trovarono che i due facimali.... se ne giacevano ancora in terra mezzi sbalorditi.
Esempio: Targ. Viagg. 9, 151: Si potrebbe fare una forte obiezione, cioè che.... non ho pensato al pericolo de' ladri, de' facimale, e degli abigei.
Esempio: E Targ. Viagg. 10, 373: Per impedire i danni provenienti dai facimale e dai bestiami nei terreni coltivati e boschivi,... spettano le rubriche, ec.
Definiz: § II. E nel medesimo significato, detto di animale. –
Esempio: Lipp. Malm. 10, 35: In quanto al lupo, egli è un animale; Ma che animal dich'io?... Un fistol di quei veri, un facimale, Ch'ha fatto per ingenito gran danno.
Esempio: Ross. A. Cical. III, 2, 387: Appena morti [gli uccelli], spogliandoli nudi, e spennandoli, riconosciuti i più dannosi e i più facimali dalla loro eccessiva grassezza,... sono sentenziati.... a esser passati banda banda da un acutissimo spiedo.