1)
Dizion. 4° Ed. .
AGGIRARE.
Apri Voce completa
pag.88
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
AGGIRARE.
Definiz: | In att. signif. Circondare, Circuire. Lat. circumdare, circumire, ambire. Gr.
περιιέναι. |
Esempio: | G. V. 1. 5. 2. Aggirando il paese d'Italia, Romagna, Ravenna, e la Marca d'Ancona.
|
Esempio: | Dant. Inf. 6. Noi aggirammo a tondo quella strada Parlando più assai, ch'io non
ridico. |
Definiz: | §. I. Per metaf. diciamo Aggirare uno, quasi Traviarlo dal buon sentiero, Ingannarlo, o con
parole, o con fatti. Lat. circumvenire. Gr. περιφράγειν. |
Esempio: | Fir. disc. an. Il Re, che era entrato in sospetto, anzi teneva per certo, che
costui l'avesse aggirato. |
Esempio: | Dav. Scism. 19. Il Papa vedendosi dal Re aggirare, ec. |
Definiz: | §. II. In signif. neutr. e neutr. pass. Muoversi in giro, Andare attorno. Lat. errare,
obire. Gr. περιιέναι. |
Esempio: | Stor. Aiolf. E molto gli andò attorno, e molto il fe aggirare. |
Esempio: | Cr. pr. 4. Ed imperciò per diverse provincie m'aggirai per ispazio di trenta anni.
|
Esempio: | Dant. Inf. 3. Facevano un tumulto, il qual s'aggira Sempre in quell'aria, senza
tempo tinta. |
Esempio: | E Dan. Inf. 7. E fanno pullular quest'acqua al summo, Come
l'occhio ti dice, v'che s'aggira |
Esempio: | Franc. Barb. 39. 11. Nè troppo t'aggirare Colà, dove per te si leva gente.
|
Esempio: | Ar. Fur. 22. 16. Confuso, e lasso d'aggirarsi tanto, S'avvide che quel luogo era
incantato. |
Definiz: | §. III. E Aggirarsi, si dice di chi uscito fuor della retta strada, va in quà, e in là, cercando di
rinvergarla. Lat. temerè vagari. |
Definiz: | §. IV. Per metaf. Non ritrovar nè via, nè verso di far checchè sia, che diremmo anche Avvolgersi,
Avvolpacchiarsi, Non ne ritrovare il bandolo. Lat. à rectâ viâ
longe errare, aberrare. Gr. ἁμαρτεῖν τῆς
ὁδοῦ. |
Esempio: | Varch. Ercol. 57. Quando alcuno fa, o dice alcuna cosa sciocca, o biasimevole, e
da non doverli per dappocaggine, e tardità, o piuttosto tardezza sua riuscire, per mostrarli la sciocchezza, e
mentecattaggine sua, se gli si dice in Firenze: tu armeggi, tu abbáchi, tu farnetichi, tu annaspi, tu t'avvolgi, tu
t'avviluppi, tu t'avvolpacchi. |
|