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1) Dizion. 4° Ed. .
DANARO
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DANARO.
Definiz: Lo stesso, che Danaio; ma Danaro appo i migliori scrittori si trova per lo più usato nel numero del più.
Esempio: Bocc. nov. 12. 4. E lascio correr due soldi per ventiquattro danari.
Definiz: §. I. Per Moneta generalmente. Lat. pecunia, nummus. Gr. ἀργύριον.
Esempio: Bocc. nov. 13. 6. In pochi anni grandissima quantità di danari avanzarono.
Esempio: Ambr. Cof. 2. 1. Di questo statene Sopra di me, e' danar fan miracoli.
Esempio: Dav. Camb. 94. Fu poi battuto il denario d'argento con questo segno X, perchè valeva dieci di quelle monete prime di rame dette assi, quindi fu poi forse chiamata tutta la pecunia, danari.
Definiz: §. II Abbruciato di danaro, vale Bisognoso, e Quasi mendico. Lat. mendicus. Gr. πτωχός.
Esempio: Tac. Dav. stor. 1. 246. Adescando i più leggieri di cervello, abbruciati di danari ec.
Definiz: §. III. Fare checchè sia per danari, dicesi del Lasciarsi corrompere con danari. Lat. pecuniâ corrumpi.
Esempio: Sen. ben. Varch. 4. 25. Vergognamoci, che alcuno benifizio si ritrovi, il quale per danari si faccia.
Definiz: §. IV. Danaro, per Sorta di peso contenente la vigesimaquarta parte dell'oncia.
Definiz: §. V. E Danari, per Uno de' quattro semi, onde sono dipinte le carte delle minchiate.
Esempio: Malm. 4. 12. E pria, che mamma, babbo, pappa, e poppe, Chiamò spade, baston, danari, e coppe.
Definiz: §. VI. Quindi il proverb. Accennar coppe, ovvero in coppe, e dare in danari; che vale Mostrar di fare una cosa, e farne un'altra assai da quella diversa.
Esempio: Salv. Spin. 3. 3. Chi sa, che questi non sieno di quelli umori, ch'io non vo' dire, e ch'e' non si accenni in coppe, e vogliasi dare in danari?