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MORFEA
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MORFEA.
Definiz: Sost. femm. Nome che si dette a varie malattie della pelle, e più spesso a quella che comunemente si chiama Vitiligine; ma oggi serve solo a indicare una alterazione cutanea che si distingue per il colore bianco perlaceo, l'indurimento della pelle e una diminuzione di calore e di sensibilità nella parte malata.
Dal lat. barbaro morphaea. –
Esempio: Benciv. Aldobr. PC. 129: Elle (le lenti) ingenerano litigini, cancro e morfea.
Esempio: E Benciv. Mes. 50 t.: Purga (la pietra armena) la melanconia.... e vale alle infirmità fatte da essa.... e al male della milza, al cancro, alla morfea nera ec.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 124: Le fave levano la morfea della faccia.
Esempio: E Cresc. Agric. 270: Le foglie (del cipresso) rimuovono la morfea e saldano le ferite.
Esempio: Pulc. L. Lett. 152: Da un pezzo in qua, o io ho avuto vaiuolo o morfea, o i' sono cresciuto.
Esempio: Baldell. F. Guerr. Giud. 392: Non si concedea nè a' leprosi, nè a' vitiliginosi, cioè che patono di morfea.... che a' sacrificj potessero intervenire.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 160: A questo sommo genere si riducono i mali cutanei conosciuti coi nomi di vitiligine, d'erpete.... e con altri nomi barbari e volgari di morfee, di fuochi e di volatiche.
Definiz: § E anche Nome d'una malattia della pelle che viene ai cavalli, più specialmente nella testa. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 407: Ancora la morfea, cioè la bianchezza, ch'è nel collo o nel viso o sopra gli occhi, fa il cavallo più rustico, ma non lo fa peggiore in operazione.