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MOSTRO
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MOSTRO.
Definiz: Sost. masc. Animale con membra fuor dell'uso naturale; ossia che ha una conformazione insolita nel complesso delle sue parti, o solamente in alcuna di esse.
Dal lat. monstrum. –
Esempio: Dant. Purg. 32: Trasformato così il dificio santo Mise fuor teste per le parti sue, Tre sovra il temo, ed una in ciascun canto. Le prime eran cornute come bue; Ma le quattro un sol corno avean per fronte: Simile mostro in vista mai non fue.
Esempio: Domen. Plin. 188: I parti di più forme e più modi si mettono per mostri.
Esempio: Varch. Lez. Accad. 93: Mostri si chiamano tutti quei parti, i quali si generano fuori dell'intendimento della natura, e per conseguenza sono diversi in alcuna parte o dissomiglianti dal producente.
Esempio: E Varch. Lez. Accad. 98: Quanti sono in questo luogo, che si ricordano d'aver veduto quel mostro, che nacque dalla porta al Prato circa dodici anni sono,... il quale era così fatto: erano due femmine congiunte, ec.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 17: Saranno buoni indizj di ottima aria e di acque perfette, se quella regione farà in abbondanza frutti buoni,... se i parti saranno naturali e senza mostri. Io certo ho vedute alcune città,... nelle quali non è donna alcuna che non si vegga in un medesimo istante essere diventata madre di uomo e di mostro.
Esempio: Vallisn. Op. 1, 126: Di non minor falsità è il mostro che descrive Levino, uscito d'una donna col rostro adunco, lungo e ritondo, occhi vibranti, coda acuta e somma agilità di piedi.
Definiz: § I. Figuratam. –
Esempio: Varch. Lez. Accad. 93: Qualunche volta alcuno agente intende di conseguire alcun fine e nollo consegue, quello propiamente si chiama mostro.
Esempio: Galil. Op. IV, 656: Voi direte poi, non si poter dir cose più sconcie di quelle del signor Galileo: a me par che queste vostre sieno sconciature, aborti e mostri, da far trasecolare chiunque gli vede.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 355: Restaci.... da veder l'altro [punto], alfine di muoverci tanto più interamente ad abbominare un mostro sì orrido, qual è la disonestà, rovina dell'anime.
Esempio: Giobert. Introd. 2, 147: Questo spensierato ardimento partorì il psicologismo e il sensismo...; dai quali.... uscirono il materialismo,... il panteismo, lo scetticismo, e gli altri mostri o ludibrj della filosofia moderna, che misero in fondo la scienza.
Definiz: § II. E per Qualunque essere, sia animale sia vegetale, che si discosti comecchessia dal suo proprio tipo originale e primitivo. –
Esempio: Varch. Lez. Accad. 93: Noi volendo favellare solamente de' mostri naturali, e di quegli massimamente che si fanno ne gli animali, e spezialmente ne gli uomini, diciamo ec.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 1, 479: Codesti animali dirimpetto al loro tipo originario son mostri; tanto le forme loro sono state mutate da quelle primitive; come son mostri i fiori addoppiati dall'arte, i frutti resi dolci, voluminosi, nutrienti, di piccoli ed aspri che erano nel loro stato selvaggio.
Definiz: § III. Mostro, dicesi anche Ognuno di quegli esseri immaginarj a cui sono attribuite forme strane dalla mitologia, dalla leggenda, o dalla fantasia dei poeti. –
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 815: Ditto lo problema, volse combattere col mostro (la sfinge) e gittollo a terra de la spilonca ed ucciselo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 29: Vedemo l'orco a noi venir correndo Lungo il lito del mar terribil mostro.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 33, 123: E conchiude tra sè, che questa via Per discacciare i mostri ottima sia.
Esempio: Bern. Orl. 61, 43: Voi proverete a domar questo mostro; Fortuna aiuteravvi, o 'l valor vostro.
Esempio: Varch. Lez. Accad. 93: L'oppenione nostra è (parlando filosoficamente) che per la maggior parte cotali mostri siano cose favolose, perchè nè la ragione gli persuade, nè gli mostra il senso.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 9, 84: Io dunque (parla Ercole),... Che di mostri sì rei purgato ho il mondo, Debbo ec.
Esempio: Tass. Gerus. S. 4, 5: Qui mille immonde Arpie vedresti e mille Centauri e Sfingi e pallide Gorgoni;... E in novi mostri, e non più intesi o visti, Diversi aspetti in un confusi e misti.
Definiz: § IV. Figuratam. e iperbolicam., dicesi di Persona brutta, deforme, e simili, o naturalmente, o per malattia. –
Esempio: Machiav. Comm. 76: Disse..., che se tutte le donne italiane fussero mostri, che una sua parente era per riaver l'onor loro.
Esempio: Bern. Orl. 56, 4: Diventerà di fatto quella un mostro Piena di mal francese e sporcheria; E l'altra una di quelle che ec.
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 183: Egli aveva per donna una sorella carnale del re Carlo, sterile, brutta e quasi uno mostro.
Definiz: § V. E altresì figuratam., vale Persona scellerata, crudele, snaturata, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 1: Il giusto Dio,... Acciò che la giustizia sua dimostri Uguale alla pietà, spesso dà regno A tiranni atrocissimi ed a mostri, E dà lor forza, e di mal fare ingegno.
Esempio: E Ar. Cinq. Cant. 1, 30: Che migliori non son che Gaio a Roma, O Neron fosse, o fosser gli altri mostri.
Esempio: Varch. Lez. Accad. 95: Quai maggior mostri e più perniziosi, che Nerone, Galigula, Massimino e tanti altri più tosto pesti publiche e rovine del mondo, che imperadori?
Esempio: Tass. Lett. 2, 33: Or vorranno i principi moderni esser d'Augusto imitatori? così in questa come ne l'altre sue virtù procurino d'assomigliargli: o pur d'alcuni non dirò imperadori, ma mostri, vorranno seguir l'esempio?
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 328: Di questi è noto che non han pace con Dio: ma come quei, che tra' peccatori si possono chiamar mostri, nè meno la curano.
Esempio: Fag. Comm. 6, 240: Galantuomo, ancora intorno a quell'indegna casa pur vi ritrovo. A. Per mia disgrazia. S. Lì v'abita un mostro. A. Vi son tutti i malanni.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 55: Oh avesser tratte, barbari! le cuoia Que' mostri, che dettar leggi alle genti, Pria che ec.
Definiz: § VI. Conforme a proprietà latina, vale anche Portento, Prodigio, Cosa miracolosa, strana, e simili. –
Esempio: Virg. Eneid. 57: El re Latino, sollicito di questi mostri ch'ello aveva veduto, andò incontanente allo sipolcro del re Fauno, che fu suo padre.
Esempio: Bern. Orl. 6, 4: Fra l'altre faticose Imprese sue, questa fu certo un mostro, Un miracol che Dio la man vi pose.
Esempio: Domen. Plin. 188: Certa cosa è per l'esempio de gli Orazj e de' Curiazj, che possono nascere tre a un parto; ma se son più, si tien per mostro.
Esempio: Varch. Lez. Accad. 92: Mostro è detto dal mostrare, cioè significare, quasi che egli dimostri, significhi ed annunzi alcuna cosa futura, o buona o rea, che ella sia. Onde in questo medesimo significato usavano gli antichi per le medesime cagioni ostento, portento, e prodigio, ancora che fra loro (favellando propiamente) si truovi alcuna differenza, e si piglino per lo più in cattiva parte.
Esempio: Car. Eneid. 3, 46: Mentre de' suoi.... Arbusti (della selvetta) or questo, or quel diramo e svelgo;... M'apparve un mostro; che divelto il primo Da le prime radici, uscir (uscirono) di sangue Luride gocce, e ne fu 'l suolo asperso.
Esempio: Tass. Gerus. S. 7, 99: Argante, il tuo periglio allor tal era, Quando aiutarti Belzebù dispose. Questi di cava nube ombra leggiera (Mirabil mostro) in forma d'uom compose.
Esempio: E Tass. Lett. 1, 140: Dono presto e convenevole, sarebbe mostro e portento ne la natura di questo mondo di qua; e però, come di cosa impossibile, non occorre farne consulta.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 4, 297: Ma Alessandro, poi che tutto si fu dato a credere d'essere abbandonato dagl'Iddii, colla mente travagliata e paurosa, non avveniva caso, per picciolo che fusse, purchè non usato e straordinario, che nol ricevesse per mostro e prodigio.
Esempio: Bentiv. C. Teb. 12, 627: Un solo (rogo) ne restava, ove le membra D'Eteocle crudele arser poc'anzi: O nuovi mostri disponea fortuna, O l'empia Furia lo mantenne acceso, Perchè si dividessero le fiamme.
Esempio: Parin. Poes. 12: Certo fu d'uopo che dal prisco seggio Uscisse un regno, e con ardite vele Fra straniere procelle e novi mostri E teme e rischj ed inumane fami Superasse i confin, ec.
Definiz: § VII. Vale altresì figuratam., Persona di tale eccellenza, perfezione, bellezza, e simili, da parer quasi prodigio; Miracolo: usato spesso in costrutto con un compimento retto dalla prep. Di, e indicante la qualità per cui la persona stessa eccelle; ed è di uso più che altro poetico. –
Esempio: Petr. Rim. F. 327: O de le donne altero e raro mostro, Or nel volto di lui che tutto vede, Vedi ec.
Esempio: Bern. Orl. 18, 5: E voi, donne,... Siate mostri, non bravi come lei (Marfisa) Nè siate brutte,... Ma d'amor, di virtù, di leggiadria, Ch'è 'l più bel mostro e 'l più dolce che sia.
Esempio: Varch. Lez. Accad. 94: Chiamansi ancora mostri dell'animo tutti coloro i quali eccedono tanto e sopravanzano gli altri nell'opere loro o di mano o d'ingegno, che vincono quasi la natura.
Esempio: Red. Poes. 279: Tu discorrer ne dèi, Che di saper sì nobil mostro sei.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 327: La maraviglia suol dirsi che è figlia dell'ignoranza; in voi non già, che fra i letterati avete preso posto alla predica, che siete un mostro di scienza, che non ignorate nulla.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 2, 97: Perchè tali mostri di virtù e di sapienza sono rarissimi.
Definiz: § VIII. Mostro di natura, o della natura, vale Persona, o Cosa, che abbia qualità o condizioni singolari, e quasi prodigiose; comunemente Miracolo di natura. –
Esempio: Varch. Ercol. 359: Credetele, che quello in quella età sì giovanissima è un mostro e un miracolo di natura.
Esempio: E Varch. Lez. Accad. 95: In questo significato diciamo, che il Bembo fu, e Michelagnolo è, un mostro della natura.
Esempio: Lipp. Malm. 8, 47: Questo è un tal, cognominato il Tura, Ch'in Parion gonfiava le pillotte: Era in bellezze un mostro di natura, Sicchè tutte le donne n'eran cotte.
Esempio: Not. Malm. 2, 655: Perchè veramente costui era bruttissimo di faccia, ed aveva la zazzera avviluppata e lorda, lo chiama Mostro di natura in bellezza, ed intende Deforme; sebbene pare che voglia dire di bellezze soprannaturali.
Esempio: Salvin. Annot. Bell. Man. 211: Noi ancora oggi nell'uso, quando vogliamo disegnare qualche persona eccellente in checchè sia, dichiamo: È un mostro di natura.