Lessicografia della Crusca in rete

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LUCIFERO.
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LUCIFERO.
Definiz: Add. Che porta, Che dà, luce; e altresì Lucente, Luminoso; ma oggi è voce di uso più che altro poetico.
Dal lat. lucifer. –
Esempio: Zibald. Andr. 135: Venere.... fu chiamata prima lucifera, vespro, stellai diana. Lucifera detta quando va innanzi al sole (qui in forza di Sost.).
Esempio: Salvin. Orf. 288: Rettor del mondo, accrescitore, Lucifero, fruttifero, Peane.
Esempio: E Salvin. Ciclop. 23: Perderà le lucifere pupille.
Esempio: E Salvin. Mus. 55: Ma guarda, cara, i troppo fieri venti, Che non spengan, io tosto perdo l'alma, La lucerna, di mia vita lucifera Guida.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: S. Bern. Cosc. 179: Quella lucifera gloria dell'altezza angelica ec.
Definiz: § II. E detto di una sorta di pietra, che, esposta ai raggi del sole, ne assorbe la luce, e dura a risplendere anche nell'oscurità. –
Esempio: Galil. Op. VIII, 489: Tardi.... pongo io in esecuzione il comandamento fattomi più giorni sono dall'A. V. S. intorno al dovere maturamente considerare il trattato dell'eccellentissimo signor Fortunio Liceti intorno alla pietra lucifera di Bologna, e sopra di questo significarle il giudizio che ne fo.
Esempio: E Galil. Op. 540: Ingegnosa comparazione che lo eruditissimo signor Liceti.... pone tra la luna e la pietra lucifera di Bologna.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 2, 10, 50: Dimostratoci altresì chiaramente la pietra lucifera di Bologna, la quale, esposta alla luce o primaria o secondaria del sole, s'imbeve in brevissimo tempo totalmente di quella.
Esempio: Pap. Tratt. var. 61: Vi ha una pietra chiamata la pietra lucifera di Bologna, la quale posta a i raggi solari s'imbeve tutta la luce, con cui dopo ella dura a risplendere al buio.