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LUCERNIERE e, come anche trovasi, LUCERNIERO
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LUCERNIERE e, come anche trovasi, LUCERNIERO.
Definiz: Sost. masc. Arnese, per lo più di legno, a foggia di candeliere, cioè con piede e fusto; ed in questo una serie di buchi a diverse altezze, dove si fermava o appendeva, all'altezza voluta, la lucerna fornita di manico. Oggi rimane solamente, in forma consimile, nelle campagne per appiccarvi il lume a mano. Usato anche figuratam. in ischerzo. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 131: E poi la masserizia del Coderà; Come dir la stadera, Un arcolaio, un trespolo, un paniere, Un predellino, un fiasco, un lucerniere.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 407: Tu andresti dietro a uu lucerniere insino in Fiandra, purch'egli avesse un sciugatoio intorno.
Esempio: Grazz. Rim. V. 79: Ficcatevi di dietro il calamaio, Le penne, i fogli, ed attendete a bere; Chè non l'arebbe fatto un lucerniere Esser poeta e diventar notaio.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 3, 5: Io vo' piuttosto Per un fuscel ch'abbia di cenci in vetta Un viso o bello o brutto femminile, O per un arcolaio, O un lucernier da capo a piè vestito De' panni d'una donna, intrabescarmi, Che ec.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 488: O un lucer nier da capo a piè vestito. Lucerniere, gr. e lat. lychnucus, cioè lucernigerens. Donna lunga e magra si dice lucernier vestito.
Definiz: § I. E per lo stesso che Candeliere o Candelabro; anche in locuz. figur. –
Esempio: Car. Trad. gr. 63: E quando verrà questa lucerna sopra il lucerniero? e dove è il tuo talento? così chiamando il dono che Dio n'ha fatto.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 29, 1, 156: E come già Egli (Dio) nel santuario ricevea gli splendori d'un lucerniere d'oro, formato a gigli, così ec.
Esempio: Casott. A. Celid. 1, 55: Puntual più d'ogni altro servitore, Quand'anche dal mio letto abbia a sbucare.... Perchè un uom che vuol far questo mestiero (del medico) Ha da esser lucerna al lucerniero.
Esempio: Papin. Lez. Burch. 215: Ora tanto vale candelabro, quanto lucerniere; perciocchè l'uno e l'altro sono strumenti, in cui si tengon fitte le lucerne; adunque, avendo il Burchiello chiamato il Vescovo lucerniere, è lo stesso, che se detto lo avesse candelabro, per cui, come udito avete, il Vescovo viene simboleggiato ed espresso.
Definiz: § II. Servire altrui per lucerniere, o Servirsi d'uno per lucerniere, vale lo stesso che Reggere alcuno, o Fargli reggere, il lume: detto di chi intervenga in un fatto senz'avervi utile o interesse proprio, ma solo per servizio e comodo d'altri, e spesso senza saperlo; e specialmente parlandosi di cose d'amore. –
Esempio: Salv. Granch. 1, 2: Ma in che Disegni tu in fatti in questa cosa Di servirti di me? Per lucerniere.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 4: Di duo' amanti, all'un tocca a trionfare, E quell'altro ha a servir per lucerniere, E di martello e di rabbia ha a crepare.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 418: E quell'altro ha a servir per lucerniere, cioè per tenere, come si dice, il lume così ritto ritto, senza far altro.