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1) Dizion. 5° Ed. .
ARMONIZZARE.
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ARMONIZZARE.
Definiz: Neutr. Rendere armonia. –
Esempio: Dant. Purg. 31: Là dove armonizzando il ciel t'adombra.
Esempio: Spolv. Colt. Pis. 3, 92: Se alcun d'armenti Custode villanel lor di lontano Sentir si faccia con zampogna o flauto Soave armonizzando.
Definiz: § I. E per Essere o Riuscire armonioso nella disposizione delle parole, scrivendo o parlando. –
Esempio: Segn. P. Demetr. 78: Nel ragionamento degli strumenti musicali, di nuovo con gentilezza armonizzò [Platone], dove dice: Ti si lascia la lira per la città. Che se tu rivolgendo dicessi: per la città ti si lascia, faresti sì come colui che scorda.
Definiz: § II. Armonizzare, parlandosi specialmente di opere d'arte, dicesi dell'Avere le varie parti proporzionata corrispondenza fra loro o col tutto.
Definiz: § III. E in forza d'Attivo. Rendere armonioso. –
Esempio: Magal. Operett. var. 234: Lingua quanto mal vaga [la portoghese] di finire le sue voci in desinenze tronche e aspre, altrettanto vaga d'armonizzarle a forza di dittonghi.
Definiz: § IV. E figuratam. per Far che più cose abbiano relazione e corrispondenza fra loro. –
Esempio: Rucell. Or. Dial. 9, 1, 26: Così dunque quel che non potea per sè apparire, nè aver forma o bellezza alcuna dentro gli abissi del caos, lo illuminò [Iddio], l'ordinò, l'armonizzò, e diedegli spirito e moto.
Esempio: Bellin. Disc. 1, 228: Quei bischeri, che hanno conoscimento e possanza d'armonizzare per dir così questi strumenti sospenditori dell'ossa.