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LAMPADA, e talvolta anche LAMPADE.
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LAMPADA, e talvolta anche LAMPADE.
Definiz: Sost. femm. Vaso di cristallo, il quale ponesi in un apposito recipiente di metallo, senza piede, che pur chiamasi Lampada, e nel quale si tiene acceso il lume, sia con olio, sia con altro combustibile, e si appende, per lo più, dinanzi alle sacre immagini.
Dal lat. lampada lampadae, e lampas lampadis. –
Esempio: Cap. Comp. Discipl. Sien. 127: Un luminano grande dinanzi al detto altare maggiore, con tre lampade d'intorno.
Esempio: Ar. Orl. fur. 3, 7: Surgea nel mezzo un ben locato altare, Ch'avea dinanzi una lampada accesa.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 32, 80: Quale al cader de le cortine suole Parer fra mille lampade la scena ec.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 283: Non perciò si è restato mai.... di avervi tutto quel numero di lampade accese, sebbene non sono state d'argento.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 36: Apparir tante lampade d'intorno, Che ne fu l'aria lucida e serena.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 145: Edificarono una moschea, con molte lampade, che stessero accese in perpetuo.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 10: Io sono come il can del Babbonero Che leccava le lampade dipinte.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 277: Un giorno il Galileo vide in tal guisa Dondolare la lampada di Pisa.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 159: All'incerto chiarore della lampada che ardeva davanti all'altare, s'accostò ai ricoverati.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 100: Gettano l'arme insin al ciel scintille, Anzi lampadi accese a mille a mille.
Definiz: § II. E per estensione semplicemente Lume, Lucerna. –
Esempio: S. Greg. Omel. 4, 250: Ma le lampade delle vergini stolte si spengono.
Definiz: § III. E secondo proprietà greca, denota anche Una lunga fiaccola portata a processione nei Misteri Eleusini. E Giuoco delle lampade, si disse Quel trasmettersi l'uno all'altro la fiaccola che facevano coloro i quali correvano nelle feste Panatenee. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 107: Rimetto a Vostra Signoria i suoi trattati de' due giuochi delli scacchi e delle lampadi.
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 65: Come cresciuto (Erictonio) e preso il regno, istituisse i Panatenei, giuochi celebri, in onore, non solo di Minerva, ma anco di Vulcano, come dal giuoco delle lampadi, che vi si faceva il primo dì, comune a questo Dio ed a Prometeo.
Esempio: E Buonarr. F. Medagl. ant. 129: Androclo ha, in vece di quell'asta, una face lunga detta lampada, che pure era cosa degli Eleusini, ne' quali, ec.
Definiz: § IV. In locuz. figur. –
Esempio: Tass. Lett. 2, 408: E Platone medesimo ci conforta a generare i figliuoli, ed a nutrirli.... E veramente assai bene disse quel poeta, che l'uno dava a l'altro la lampada de la vita, non altramente che ec.
Definiz: § V. Per similit. e poeticam., per Stella o Pianeta; onde Lampada febea, per Sole. –
Esempio: Ar. Rim. 1, 226: Veggio ch'hai (o Notte) Quante lampade ha il ciel teco condotte.
Esempio: Car. Eneid. 3, 1001: E quel ch'unico avea (il Ciclòpe), Di targa e di febèa lampada in guisa. Sotto la torva fronte occhio rinchiuso Gli trivellammo.