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1) Dizion. 5° Ed. .
INVALERE.
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Dizion. 5 ° Ed.
INVALERE.
Definiz: Neutr. Venire in uso, in voga, Prender piede; detto di opinione, moda, errore, vizio, e simili.
Dal lat. invalere. –
Esempio: Castigl. Corteg. V. 41: E se qualche vizio di parlar si ritrova esser invalso in molti ignoranti, non per questo parmi che si debba pigliar per una regola.
Esempio: E Castigl. Corteg. V. 203: Poichè questa opinione è invalsa, parmi che conveniente cosa sia castigar ancor acerbamente quelli che con bugie dànno infamia alle donne.
Esempio: Galil. Op. V, 95: È invalso l'uso, che meglio sia errar con l'universale, che esser singolare nel rettamente discorrere.
Esempio: Salvin. Casaub. 6: Così appoco appoco da questi principj l'uso invalse nelle solennità de' dì di festa.
Esempio: E Salvin. Disc. 2, 410: La consuetudine de' duelli, la quale, da ruvide genti incominciata, invalse tanto negli antichi tempi tra noi, che ec.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 3, 343: Qual si è la teologia che oggi corre o più tosto cammina a uso delle testuggini e dei gamberi; la quale fu ridotta a tale stato di misera impotenza da quel genio lento o retrivo, che invalse principalmente per opera delle due sette sofistiche dei Gesuiti e dei Giansenisti, ma più ancor della prima che della seconda.