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LATEBRA, con l'accento per lo più sulla penultima sillaba.
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LATEBRA, con l'accento per lo più sulla penultima sillaba.
Definiz: Sost. femm. Nascondiglio, Luogo riposto, nascosto, occulto; Covo, Covile, delle fiere.
Dal lat. latebra. –
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 2, 326: Hanno le fiere salvatiche i luoghi lavorati ed espediti in odio, in quanto gli fuggono, perciocchè nè vi trovano pastura come nelle selve, nè gli trovano atti alle loro latebre, nè sicuri come le selve.
Esempio: Machiav. Disc. 64: Quel popolo è non altrimenti che uno animale bruto, il quale, ancora che di natura feroce e silvestre, sia stato nutrito sempre in carcere e in servitù, che dipoi lasciato a sorte in una campagna libero, non essendo uso a pascersi, nè sapendo le latebre dove si abbia a rifuggire, diventa preda del primo che cerca rincatenarlo.
Esempio: Ar. Cinq. Cant. 1, 55: Cade l'eccelso pia, cade il funebre Cipresso, cade il venenoso tasso,... Cadono, e fan cadendo le latebre Libero agli occhi ed alle gambo il passo.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 7: Nelle latebre poi del Nilo accolto, Attender pare in grembo a lei la morte.
Esempio: Salvin. Esiod. 34: Orribil serpe, che nelle latebre Di oscura terra, negli ampj confini Guarda le poma, che son tutte d'oro.
Esempio: Mont. Iliad. 22, 124: Quale in tana.... Fero colubro il vïandante aspetta, E gonfio di grand'ira, orribilmente Guatando intorno, nelle sue latebre Lubrico si convolve; e tale ec.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Bocc. Rim. 36: Che latebra, che fuga vai cercando Di drieto a me?
Definiz: § II. Pur figuratam., riferite all'animo, al cuore, o simili. –
Esempio: Castigl. Corteg. V. 104: Negli animi nostri sono tante latebre e tanti recessi, che impossibil è che prudenza umana possa conoscer quelle simulazioni, che dentro nascose vi sono.
Esempio: Tass. Lett. 2, 48: E se pur ne l'animo mio era alcuna caverna o alcuna latebra (per così dire), ne la quale alcun mio grave difetto si nascondesse..., v'era anche ec.
Esempio: Parin. Poes. 154: Fra i meno intenti O i meno acuti a penetrar nell'alte Dell'anime latebre.
Esempio: Pindem. Poes. 265: Dove, e in qual cupa del tuo cor latebra, L'amara troverai splendida bile, Di cui talvolta s'orma il buon sermone?
Esempio: E Pindem. Poes. 387: Amor dentro le nostre anime bolle; Cerca ogni vena, ogni latebra invade, E l'ossa ci consuma e le midolle.
Definiz: § III. E altresì figuratam., per Oscurità che tolga la vista o l'intelligenza di checchessia. –
Esempio: Dant. Parad. 19: Assai t'è mo aperta la latebra, Che t'ascondeva la giustizia viva Di Che facei question cotanto crebra; Chè tu dicevi: ec.
Definiz: § IV. Detto di ferita, vale poeticam. La parte più riposta, più interna, di essa. –
Esempio: Tass. Gerus. 11, 69: E la via più vicina e più spedita Alla cura di lui vuol Che si prenda: Scoprasi ogni latebra alla ferita, E largamente si risechi e fenda.
Esempio: Guar. Past. fid. 5, 7: Cedendo, Non so come, a la mano, L'insidïoso calamo, nascosto Tutto lasciò ne le latebre il ferro.