Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
MOCCIO
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MOCCIO.
Definiz: Sost. masc. Umore escrementizio che cola dal naso.
Dal lat. mucus. –
Esempio: Med. L. Canz. ball. 16: Sempre fu una zambracca, Col suo naso pien di mocci.
Esempio: Not. Malm. 2, 616: L'umor muccoso del naso, detto volgarmente moccio, si prepara continuamente e si separa dal sangue.
Definiz: § I. Chiamasi così anche La malattia di certi animali, detta propriamente Cimurro.
Definiz: § II. Affogare nei mocci; è modo proverbiale e basso, che vale Trovarsi alcuno impacciato in cosa di poco momento. Essere sgomentato per ogni piccolo intoppo: comunemente, e per maggior decenza, Affogare in un bicchier d'acqua. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 35: Tanto pauroso e pigro, che sempre pareva che affogasse ne' mocci.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 296: Che giova voler far tanti bambocci, Se m'han condotto al fin come colui Che passò 'l mar e poi affogò ne' mocci?