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1) Dizion. 5° Ed. .
IBI e talora anche IBIS, e IBIDE.
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IBI e talora anche IBIS, e IBIDE.
Definiz: Sost. masc. Specie di cicogna abitatrice dell'Egitto, la quale si pasce di serpenti e di altri animali nocivi, ed era perciò tenuta in venerazione dagli antichi Egiziani.
Dal lat. ibis, e questo dal grec. ἴβις. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 25, 325: E degli uccelli ibis, che par cicogna, Perchè si pasce d'uova di serpente, Fassi il cristeo, ec.
Esempio: Vasar. Appar. M. 560: L'egiziano ibi, che col becco e con l'unghie mostrava di lacerare alcune serpi, che intorno alle gambe avvolte se gli erano.
Esempio: Baldell. F. Diod. 1, 66: Se alcuno di suo volere occidesse di questi animali alcuno, eccetto però che l'eluro e l'ibide, vien punito con la morte.
Esempio: E Baldell. F. Filostr. 454: Se e' vi parrà più degno di venerazione, ed aver più sembianza degli Dei un cane, l'ucello ibide, o un becco.
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 425: Una funzione forse simile a questa si è quella espressa nel bassorilievo antico d'avorio messo per ornamento alla fine de' medaglioni di M. Aurelio, in cui vedesi in aria un ibide, uccello sacro a Mercurio.
Esempio: Targ. Valdin. 2, 639: Gl'ibidi nell'Egitto spengono le serpi, le locuste, i braci.
Esempio: Martin. T. V. 3, 325: Mangiate di tutti gli uccelli mondi. Astenetevi dagl' immondi, come è.... l'airone, il cigno, e l'ibi.