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Dizion. 5° Ed. .
MIRRARE
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MIRRARE. Definiz: | Att. Condire con la mirra, Aspergere di mirra: ma, figuratam. e poeticam., vale Rendere incorruttibile, cioè immortale, mediante lodi solenni, come mediante la mirra s'impedisce la corruzione dei cadaveri; secondo altri, Onorare con fumo di mirra, Incensare. – | Esempio: | Dant. Parad. 6: Onde Torquato e Quinzio, che dal cirro Negletto fu nomato e Deci e Fabi Ebber la fama che volontier mirro. | Esempio: | Ottim. Comm. Dant. 3, 134: Quella fama.... la quale volentieri io corono ed onoro con mirra, la quale dà ottimo odore. O mirro, cioè onoro con fama odorifera, come si coronarono anticamente li poeti.... Mirra è albero d'Arabia..., la cui goccia è verde ed amara.... li corpi de' morti conditi con quella si conservano.... E però dice l'Autore, che con queste rime volentieri condisce la fama di Torquato e di Quinzio de' Deci e de' Fabj; e per conservarla in perpetuo, ec. | Esempio: | Comm. Anon. Dant. 3, 130: Qui è da sapere che gli antichi usavono di ungere di mirra gli corpi morti ch'egli volevono che si conservassero, si come gli moderni usono di balsimare; onde l'auttore, volendo con servare tal fama di romano impero, sì la descrive nello presente capitolo, e dice, la fama ch'io volentier mirro, ciò è ungo di tal mirra, che la conserva per lo tempo futuro. |
Esempio: | Varch. Ercol. 190: Il Vellutello spone in cotesto luogo mirrare dalla mirra, quasi volesse dire imbalsamare e conservare. |
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