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Dizion. 5° Ed. .
ARSENICO.
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ARSENICO. Definiz: | Sost. masc. Metallo molto friabile, quasi del color dell'acciaio; ma più comunemente si denomina così un composto acido di quello, altrimenti detto Arsenico bianco; sostanza molto venefica, friabilissima, bianca, simile al Cremor di Tartaro, massime quando è polverizzata. |
Dal grec. ἀρσενικὸν. – Esempio: | Benciv. Aldobr. N. 83: Prendete due parti di calcina viva e di arsenico citrino una parte, e fate cuocer tanto, che quando voi mettete la piuma, ch'ella dipeli. |
Esempio: | Pulc. L. Morg. 25, 112: Ma non mostrò che l'ha nascoso, e sallo, L'arsenico, il nappello e il risagallo. | Esempio: | Ricett. fior. 55: L'orpimento, chiamato da' greci arsenico, è un minerale che imita l'oro col suo colore. |
Esempio: | Mattiol. Disc. 2, 1428: Oltre a ciò è da sapere che l'arsenico cristallino, così chiamato per essere trasparente come il cristallo, non nasce per sè stesso nelle cave dell'orpimento. |
Esempio: | Lastr. Agric. 1, 60: Se darà [la terra] fiamma di turchino verdastro, sarà segno di rame; se tramanda puzzo d'aglio, indica arsenico. | Esempio: | Mascher. Inv. Lesb. 64: Sprizza dal sasso Il liquido mercurio, arde funesto L'arsenico. |
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