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Dizion. 4° Ed. .
RAGNO.
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RAGNO.
Definiz: | Ragnatelo. Lat. araneus. Gr. ἀράχνη. |
Esempio: | Petr. cap. 12. Che tutte fieno allora opre di ragni. |
Esempio: | Agn. Pand. 39. Voi vedete il ragno quanto egli ha nelle sue reti le cordicine
tutte in modo sparte in razzi, che ciascuna di quelle, benchè sia per lungo spazio tesa, pure il suo principio, e
nascimento si vede principiare, e uscire dal mezzo. |
Esempio: | Circ. Gell. 8. 188. Dove tu vedrai ec. i ragni tendere molto consideratamente i
lacci per prendere alcuni animaletti per cibarsene. |
Esempio: | Red. Ins. 69. Cosa più stravagante mi pare, che i ragni nati ne' vasi chiusi
dall'uova de' ragni, possan vivere tanti mesi senza apparente cibo. |
Esempio: | E Red. Ins. appresso: Fatto rinchiudere un ragno femmina in un
vaso di vetro serrato con carta. |
Definiz: | §. I. Per la Tela, che fanno i ragni. Lat. aranea. Gr. ἀράχνη. |
Esempio: | Malm. 6. 78. Salito alla sua sbieca residenza Di stracci, e ragni a drappelloni
adorna. |
Definiz: | §. II. E Ragno, diciamo anche a un Pesce di mare. Lat. lupus. Gr.
λάβραξ. |
Esempio: | Morg. 14. 66. La triglia, il ragno, e 'l corval salomone. |
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