Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
SCORCIO.
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SCORCIO.
Definiz: Approssimamento al fine; come Scorcio di fiera, scorcio del giorno, e simili.
Esempio: Salv. Granch. 1. 2. La cosa è condotta allo scorcio.
Esempio: Tac. Dav. stor. 5. 371. Il fiume nello scorcio dell'Autunno d'assai piogge ingrossato coperse la bassa, e paludosa isola in forma di stagno (il T. Lat. ha flexo autumni)
Esempio: Buon. Fier. 1. 1. 4. Non furo a tempo, o furo Sullo scorcio del tempo.
Definiz: §. I. Scorcio, vale anche Positura, o Attitudine stravagante.
Esempio: Morg. 21. 73. Sospeso avendo la sinistra gamba Di scorcio strana, orribil, torta, e stramba.
Esempio: Buon. Fier. 2. 2. 10. Quel, che tende le reti Al vento; oh bello scorcio!
Esempio: Malm. 1. 38. E fa scorci di bocca, e voci strane.
Definiz: §. II. Scorcio, è anche termine di pittura, o di prospettiva; di cui v. il Vocab. del Disegno.
Definiz: §. III. Vedere, e simili, in iscorcio, Contrario di Vedere in faccia; ed è quando si vede alcuna cosa per banda.
Esempio: Gal. Sist. 47. Tra tutte le figure sola la sfera non si vede mai in iscorcio.