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1) Dizion. 5° Ed. .
MOVENTE
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MOVENTE.
Definiz: Partic. pres. di Muovere. Che muove.
Lat. movens. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 65 t.: La sua leggerezza (dell'acqua) la fa bene movente da l'una qualitade a l'altra.
Esempio: Dant. Parad. 4: Intra duo cibi, distanti e moventi D'un modo, prima si morria di fame, Che liber uomo l'un recasse a' denti.
Esempio: Bocc. Amet. 45 t.: Cercato tutto intorno, come piacque a Pomena, entramo per una via movente dal mezzo de l'una parte delle quattro faccie.
Esempio: E Dant. Com. Dant. M. 2, 415: Lascio stare le rivenderie, le baratterie, le simonie e l'altre disonestà moventi da quella (dall'avarizia).
Esempio: Stat. Cav. S. Stef. II. 128: Vogliamo ancora che sieno tenuti fare un inventario ed un registro delle instituzioni e fondazioni delle cappelle, e così de' poderi e possessioni loro..., e di tutt'i beni, così mobili e sè moventi, come immobili.
Esempio: Bald. Eron. 4: L'aver noi trasferito dalla lingua greca il libro d'Erone Alessandrino delle macchine sè moventi pareva che ec.
Esempio: Buonarr. Descr. Nozz. 22: Quello, che quasi incredibile e iperbole dell'antica musica da alcuno saria credutosi, tutti gli affetti movente, ec.
Esempio: E Buonarr. Fier. 4, 2, 7: E figure e strumenti in cima a quella Tra merli e merli, sè moventi tali, Ch'elle pareano oprar veraci e vive.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 29: Come se i muscoli della mano e del braccio..., fossero tante piccole armi da fuoco, e la virtù movente i muscoli tanto polviglio da guerra, ec.
Esempio: Magal. Lett. At. 510: Una forza diffusa uniformemente da per tutto..., immobile, e nondimeno movente utilmente e abbracciante vigorosamente.
Esempio: E Magal. Lett. scient. 65: E pure ha da esser vero che tutte (le comete) sieno corpi solidi come di pianeta, e moventisi con moto ordinato e geometrico.
Esempio: Spallanz. Opusc. fisic. 2, 25: Il microscopio mi diede poi a conoscere essere quel moto interamente prodotto da un bulicame di corpicciuoli sè moventi.
Definiz: § I. In forma d'Add. Che induce, Determinante, Impellente; detto più che altro di causa, principio, e simili. –
Esempio: Dant. Conv. 276: La forza dunque non fu cagione movente..., ma fu cagione strumentale, siccome sono i colpi del martello cagione del coltello, e l'anima del fabbro è cagione efficiente e movente.
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 116: Perchè intimo pensiamo La delettazïone È movente cagione Ond'elleggem le inferme cose sane.
Esempio: Bocc. Amet. 101 t.: Le meritate ghirlande coronino la bella donna, della faticata penna movente cagione.
Esempio: Galil. Op. VII, 463: I corpi leggieri son ben più facili ad esser mossi che i più gravi, ma son ben tanto meno atti a conservar il moto impressoli, cessante la causa movente.
Esempio: Bart. D. Tens. 46: Non potersi altrimenti, che non vi sia un principio movente con regola universale, che faccia riuscire un medesimo effetto ne' sì varj suggetti che indifferentemente accorda.
Definiz: § II. In forza di Sost. Ciò che dà il movimento a un'altra cosa. –
Esempio: Galil. Op. VIII, 310: La velocità del movente, ben che di forza debole, può superare la resistenza, ben che grandissima, di un resistente che lentamente debba esser mosso, tutta volta che maggior proporzione abbia la velocità del movente alla tardità del resistente, che non ha la resistenza di quel che deve esser mosso alla forza del movente.
Esempio: E Galil. Op. VIII, 577: Bisognerebbe..., per ristorar la perdita de' venti gradi d'impeto, restituirgliene altri venti; ma la forza del movente non ne ha da prestare se non cinque.
Esempio: E Galil. Op. VIII, 579: Quando si levi il pendolo e si aggiunga sotto la macine il grano da frangersi..., è ben necessario concedere che per far l'effetto, e continuare l'operazione del macinare, il primo movente vada continuando di far forza, ec.
Esempio: Magal. Lett. At. 236: Quanto più ci discostiamo dalla similitudine e dalla proporzione del movente col mosso, tanto più ec.
Definiz: § III. Comunemente si usa figuratam., per Ciò che muove, induce, spinge, a far checchessia, Causa motrice; spesso nella locuzione Primo movente. –
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 155: Ma le cose che muovono l'appetito, non tutte dipendono in far ciò da un'altra cagione movente; chè in tal modo si procederebbe in infinito.... Però nel render cagione de' nostri appetiti convien fermarsi in alcuni primi moventi, che invaghiscono di sè per se stessi: e questi si chiaman fini.
Esempio: Magal. Lett. At. 170: Se un principe dicesse a uno di costoro, se tu entrerai in quella casa, io ti farò impiccare, io non crederò mai che, tolto di mezzo l'impegno del coraggio o dell'onore (moventi che non si trovan così in tutti), la sola forza della libidine ve gli facesse entrare.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 76: Dio non vi ha parte con volontà particolare diretta ed immediata, ma soltanto come primo ente e primo movente.