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1) Dizion. 5° Ed. .
LUSINGHIERO ed anche LUSINGHIERE.
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LUSINGHIERO ed anche LUSINGHIERE.
Definiz: Add. Atto, Disposto, Inclinato, a lusingare, Pieno di lusinghe, Lusinghevole: detto di persona, o di sue parti, qualità, atti, e simili. –
Esempio: Ovid. Rimed. Am. 52: Guardati di rilegere le lettere riserbate della lusinghiera giovane.
Esempio: Vill. G. 682: Non si conviene a noi.... d'essere amico lusinghiere.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 403: L'amico lusinghier, doppio e fallace, Dir non saprei gentil; nè aperto e vero Chi sempre parli quel che più dispiace.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 58: Ma l'innalzaro ai primi onor del regno Parlar facondo e lusinghiero e scorto, Pieghevoli costumi, e vario ingegno, Al finger pronto, all'ingannare accorto.
Esempio: E Tass. Gerus. 15, 65: Ma i cavalieri hanno indurate e sorde L'alme a que' vezzi perfidi e bugiardi; E 'l lusinghiero aspetto e 'l parlar dolce Di fuor s'aggira, e solo i sensi molce.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 436: Di tale concetto sopra la brevità della vita e de' suoi godimenti son piene, non dirò le Scritture sacre, non dirò i discorsi de' gentili filosofanti, ma le ciance de' lusinghieri poeti.
Esempio: Crudel. Rim. 111: Sotto il ciglio lusinghiero Quel bell'occhio nero nero Briosetto, oh come gira!
Esempio: Metast. Dramm. 2, 30: Imparate, imparate, Inesperte donzelle. Ecco lo stile De' lusinghieri amanti.
Esempio: E Metast. Dramm. 4, 281: Incontro a lui Lusinghiera m'offersi, onde con l'armi Non passasse a' tuoi regni.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 66 t.: Ci nutricano di lusinghieri scuse.
Esempio: Tass. Gerus. 8, 29: Servi siam di Gesù, che 'l lusinghiero Mondo e 'l suo falso dolce abbiam fuggito.
Esempio: E Tass. Gerus. 16, 17: Fra tante Vaghezze allevatrici e lusinghiere Va quella coppia.
Esempio: Bald. Vers. 17: Ogni periglio sprezzi, e mai non lasci Al sonno lusinghiero in preda i lumi.
Esempio: Red. Ditir. 16: E quei che in prima in leggiadretti versi Ebbe le Grazie lusinghiere al fianco, ec.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 143: Alcune [passioni] fiere e salvatiche, come gli sdegni, le gare, le nimicizie; altre lusinghiere e insidiatrici, come le voglie, le concupiscenze, le voluttà; altre ec.
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 17: Quelle opinioni lusinghiere, che fin dalla tenera infanzia sono state loro fortemente e costantemente istillate,... sarà di mestieri il convenire che ec.
Esempio: Metast. Dramm. 1, 264: Speranza lusinghiera, Fosti la prima a nascere, Sei l'ultima a morir.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 51: Al lusinghiero invito La mammola rispose: Sien pur mie doti ascose; Lagnarmene non so.
Definiz: § II. Poeticam., detto di versi, poesia, parole, musica, e simili, vale Soave, Dolce, Tenero, Grazioso, Allettativo. –
Esempio: Ovid. Art. Am. 52: Il cauto è cosa lusinghiera. Imparino a cantare le giovani.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 3: Sai che là corre il mondo, ove più versi Di sue dolcezze il lusiughier Parnaso; E che 'l vero condito in molli versi, I più schivi allettando ha persuaso.
Esempio: E Tass. Mond. cr. 151: Con lusinghieri accenti Saluta 'l sole, anzi l'adora e placa, E mesce umil preghiera all'umil canto.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 53: Le ariette, i trilli e i pezzi lusinghieri Gli accompagniam con lo scacciapensieri.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 18: Ma perchè non vi spiaccia o desti orrore, L'orpellerò di lusinghier concento.
Definiz: § III. E per Che alletta, Che eccita o stimola piacecevolmente, e simili, reggente alcun termine mediante la particella Di. –
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 467: Tal credenza (di Maometto) è lusinghiera dell'appetito concupiscibile.
Definiz: § IV. E in forza di Sost.; per Lusingatore; anche costruito con un nome di persona retto dalla prep. Di. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 146, 1: Uomo di poca verità, seguitatore di male, lusinghiere, dissimulava in dire male di lui per compiacere a altri.
Esempio: Cavalc. Pungil. 148: Or questo basti brievemente aver detto contra i lusinghieri, e contra a quegli che volentieri gli odono.
Esempio: E Cavalc. Esp. Simb. 1, 130: Onde, come si dice nel libro della Sapienza, volendo certi lusinghieri piacere alli signori, agl'idoli loro, cioè all'immagini loro di pietre o di legno, posero nome divino.
Esempio: Petr. Rim. 2, 114: Quante utili oneste Vie sprezzai, quante feste, Per seguir questo lusinghier crudele!
Esempio: Zibald. Andr. 11: Disse Speusippo filosofo, nipote di Platone, a un lusinghiere: Taci oggimai, chè delle tue lusinghe da me non guadagnerai niente.
Esempio: Mars. Lett. 27: Comune proprietà è di tutti i lusinghieri, essere gran bugiardi.
Esempio: Cas. Pros. 3, 292: Chi si diletta di troppo di secondare il piacere altrui nella conversazione e nella usanza, pare più tosto buffone o giuocolare, o per avventura lusinghiero, che costumato gentiluomo.
Esempio: Tass. Lett. 2, 566: Al zotico solo dispiacciono le piacevoli conversazioni; ed al lusinghiero, che le sue lusinghe sieno convinte.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 365: E Eupoli nella commedia Demi, domandando ciascuno de' lusinghieri di popolo introdotti tornare dall'inferno, e nominando alcuno Pericle per l'ultimo, un altro risponde ec.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 1, 366: Ma colui che con Pericle conversò più degli altri, e gli diè gravità e grandezza più salda che non conveniva a lusinghiero di popolo,... fu ec.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 2, 72: Marzio, già venuto in gran riputazione, tenuto per uomo di gran cuore, e ammirato da' migliori, a viso aperto a que' tali lusinghieri s'oppose, tanto che ec.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 35: Ait, aio; Negat, nego, dicea quel lusinghiere terenziano.