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CREPARE.
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CREPARE.
Definiz: Neutr. Aprirsi a cagion di rottura, e propriamente alla superficie; Spaccarsi, Fendersi, Scoppiare: detto di corpo inanimato.
Dal lat. crepare. –
Esempio: Cresc. Agric. 144: I loro granelli (dell'uve nere) crepano per troppa piova.
Esempio: Pallad. Agric. 198: Vi si faccia suso smalto di calcina e di matton pesti alto e grosso sei dita. E spesse volte si vuol batter con verghe, perchè non crepi.
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 395: La scorza degli alberi sempre crepa per la lunghezza della pianta, salvo quella del ciregio, che scoppia a circuli.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 49: Che se 'l cristallo [dell'orinale] è di cattiva vena, Chi crepa, chi si schianta, e chi si fende.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 135: Volendo fare di quelli (modelli) che siano in terra, si lavora a similitudine della cera, ma senza armadura di sotto, o di legno o di ferro, perchè li farebbe fendere e crepare.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 52: Apresi [la balsamina] e crepa in più pezzi da sè, cascandone il seme, che è simile a quello delle angurie.
Esempio: Trinc. Agric. 82: Pigne [d'uva] raccolte e talmente serrate, che sovente crepano i granelli.
Definiz: § I. E per Produrre crepature. –
Esempio: Soder. Agric. 144: Quella [rena] di cava.... è più tenace [con la calcina], ma sfende e crepa, e perciò acconciamente si può usare nei muri grossi, nei fondamenti ec.
Definiz: § II. In particolare dicesi di muro, edifizio, o simili, e vale Aprirsi, Rompersi, con più o men grave pericolo di rovina. –
Esempio: Vill. M. 5, 169: Il capitano fe' affocare i puntelli; onde il fumo e il crepare della torre fe' segno al castellano e a' compagni che per lo ponte si rifuggissono nell'altra, e così feciono; e appena aveano tratti i piè del ponte, che la torre e 'l ponte cadde.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 275: Riarmò la torre del campanile, che era crepata per il peso di quella parte che posa in falso.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 7, 132: Senza altro vedere faceva fondare [la muraglia]. La quale inavvertenza fu cagione che le sue fatiche sono tutte crepate, e stanno a pericolo di ruinare, come fece questo.... corridore.
Definiz: § III. E dicesi pure dei terreni forti o argillosi, per Fendersi, Aprirsi, per effetto di alidore o simili. –
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 373: Nelle montagne ed altri luoghi frigidi, pochissime locuste si ritrovano: ma per lo contrario, assai se ne veggono nelle pianure, e ne i luoghi ove per li gran caldi crepano i terreni: perciocchè nelle fissure partoriscono le sue uova.
Definiz: § IV. Detto di armi da fuoco, vale Spaccarsi, Fendersi, Scoppiare; ma oggi non è molto usato. –
Esempio: Adr. G. B. Stor. 282: De' vincitori vi rimasero morti sessanta valorosi guerrieri; ed una galea, crepandovi dentro un cannone, si aperse, salvandosene le genti e li armamenti.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 300: Fu collocato il maggior numero de' cannoni in particolare contro la porta;... e la batteria fu sì fiera un giorno fra gli altri, che ne creparono alcuni pezzi.
Definiz: § V. E detto di corpo animato, o di parte di esso, e così di uomo come di bestia, vale Scoppiare; od anche semplicemente Aprirsi, Spaccarsi, la pelle. –
Esempio: Dant. Inf. 30: A te sia rea la sete, onde ti crepa, Disse il Greco, la lingua.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 242: Chi non sarà gonfiato di vento di superbia, non creperà nel fuoco dello 'nferno (qui in locuz. figur.).
Esempio: Esop. Fav. S. 91: I' ti dico che tu non potrai vincere da agguagliarti al Bue, ma in verità potresti crepare. Ed allora la Ranocchia, ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 776: Cioè, rispose Sinone al maestro Adamo, rimproverandoli la infermità ch'avea, che li fosse reo la sete, onde li crepava la lingua.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 10: A un ramo del tronco della qual pianta s'impiccò di per sè stesso Giuda, crepando e mandando fuora tutte l'interiora.
Definiz: § VI. E figuratam., per Esser pieno, grosso, o simili, da parer quasi d'avere a crepare. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 10: Avaro, di fora pieno e voito dentro, crepa in carne e mendica in core (qui per similit.).
Esempio: Poliz. Rim. C. 101: Io ti so dir che gli ha (un vitello) stivata l'epa In un campo di gran tanto che crepa.
Definiz: § VII. Usasi per Morire, e propriamente di morte o improvvisa, o rapida, o prodotta da qualche grave fatica o disagio: nel quale ultimo senso costruiscesi spesso con qualche compimento retto dalla particella Sotto. Ma sempre ha senso o dispregiativo o malevolo o scherzevole. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 139: Domine, fallo tristo quel Druso, chè non crepò.
Esempio: Vai Rim. 36: Ma crepare Per amare, Ditel voi, se mi par ostico!
Esempio: Panciat. Scritt. var. 24: Moderata durant, diceva Solone al suo contadino, quando egli aveva tanto carico l'asino che crepò sotto la soma.
Esempio: Fag. Comm. 8, 35: Egli (mio marito) ebbe questo di buono, crepò presto, mi lasciò qualcosa ec.
Esempio: E Fag. Rim. 2, 258: Però se voi, Signor mio gentilissimo, Farete una tal vita, e studierete, Come solete fare, dimoltissimo, Null'altro alfin voi non ne caverete, Che un lasciar dopo morte il nome vivo; Ma per lo vero Dio, voi creperete.
Esempio: Saccent. Rim. 2, 126: Se tu crepi, te ne pentirai. Panant. Poet. Teatr. 33: Se crepava alla fin del carnevale, Fatta l'opera, c'era poco male.
Definiz: § VIII. E pure costruito con la particella Sotto, dicesi iperbolicamente, in senso così proprio come figurato, di chi duri grave fatica, soffra disagio, o simili, in fare checchessia. –
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 197: Ancora a cittadini e artefici si posono più accatti, in tal modo che ognuno ci crepava sotto, e non si poteva più.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 102: E prese addosso poi quella sua cassa, Ch'è tanto grave, ch'ei vi crepa sotto.
Esempio: Fag. Rim. 2, 268: Sunt onera honores, e chi gli ha, Sotto vi resta oppresso malamente. Tempo per divertirsi egli non sa Trovar giammai: e peggio d'un facchino, Crepa sotto la grave dignità.
Definiz: § IX. Si disse per Ammalare d'allentagione, Allentare. –
Esempio: Not. Malm. 1, 33: Questo verbo crepare.... forse è preso nel senso d'Allentare, che vuol dire quando a uno per la soverchia fatica cascano gli intestini.
Esempio: E Not. Malm. 2, 619: Il verbo crepare.... qui è nel suo vero significato d'Allentare, perchè quella gran fatica può cagionare l'allentamento.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 397: Simile allo strappare dell'allacciatura per le risa, è il crepare,... che significa stiantare l'interiora, allentare, per la violenza del ridere.
Definiz: § X. A crepa corpo, A crepa pancia, A crepa pelle. –
V. A crepacorpo, A crepapancia, A crepapelle.
Definiz: § XI. Crepar dalle fatiche o dalla fatica, ed anche di fatica, vale Faticar soverchiamente, e con pena, Essere sopraffatto dalle fatiche: e nello stesso senso si usò anche, assolutam., Crepare. –
Esempio: Buonarr. Fier. Introd. 1: Noi [soldati] miseri tapini, Sfortunati, sgraziati, Che sudammo e crepammo Fra mille stenti, e fummo ognor berzaglio Degli archi e degli schioppi ec.
Esempio: E Buonarr. Fier. 4, 5, 25: O va per guadagnare, Stenta, crepa, e rispiarma: Cerca la terra tutta, e varca 'l mare.
Definiz: § XII. Crepar dalle risa, ed anche delle risa o di risa, vale Ridere smoderatamente; che pur dicesi Scoppiar dalle risa. –
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 5, 11: Il nuovo caso E piacevol occorso m'introduce A motteggiar così, e tra me stesso Mi fa crepar di risa.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 66: E del fatto crepando delle risa, Di nuovo con quegli altri si rimpiatta.
Esempio: Nell. Iac. Vecch. 1, 1: Le sono verità belle e buone, e da farcene sopra una commedia da crepar di risa.
Esempio: Fag. Comm. 4, 213: Che fai? C. I' crepo dalle risa.
Definiz: § XIII. Figuratam., e per ischerzo, dicesi di cosa spaccata o fessa; e in particolare, d'edifizio. –
Esempio: Bellinc. Rim. 89: De le risa il melon vidi crepare.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 64: Allegra, ch'ella crepa delle risa. In somma è fatta in guisa, Che tanto sta di drento quanto fuori (parla d'una badia).
Esempio: Cecch. Dot. 3, 3: Non posso credere che la passi questo verno, che ella se ne andrà tutta in uno fascio, ch'e' fondamenti hanno cominciato a crepar delle risa.
Definiz: § XIV. Crepare di dolore, di sdegno, di rabbia, di voglia, e simili, o dallo sdegno, dal dolore, dalla rabbia, dalla voglia, e simili, di checchessia, sono maniere, e propriamente del parlar familiare, che significano Avere grandissimo sdegno, dolore, rabbia, voglia ec., o Essere grandemente sdegnato, dolente, arrabbiato, invogliato ec., di checchessia. E talvolta il verbo Crepare acquista alcuno di detti significati, anche usato assolutamente. –
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 115: Ardeva d'amore [Maddalena], e però crepava di dolore.
Esempio: Bern. Orl. 4, 62: Onde crepa di sdegno e di dolore.
Esempio: Calzol. Stor. Monast. 347 t.: Crepando il tiranno di rabbia, e non sapendo che si fare ec.
Esempio: Grazz. Rim. 1, 12: Son colle muse in collera e 'n quistione, Tanto ch'i' crepo.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 199: Mi Convenne starle attorno a mio dispetto, E da un canto i' crepavo d'affanno, Dall'altro non poteo tener le risa.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 15: La spiatrice del notturno caso Non si può contener: crepa di voglia Di raccontarlo altrui.
Esempio: Fag. Comm. 5, 18: Talora ci affrettan la morte [i figliuoli] col farci crepar di rabbia e d'affanno.
Definiz: § XV. Crepare d'invidia, vale parimente Essere grandemente invidioso, Avere grande invidia: e Crepare d'una cosa, si disse per Avere invidia, gelosia, dispetto, o simili, a cagione di quella. –
Esempio: Cavalc. Pungil. 42: È anco peccato nello Spirito Santo in ciò, che crepa e duolsi della grazia e cortesia la quale Dio fa a' suoi prossimi (qui figuratam. è detto dell'invidia stessa personificata).
Esempio: E Cavalc. Pungil. 43: Li discepoli di san Giovanni Battista crepavano per invidia della grazia di Cristo.
Esempio: E Cavalc. Esp. Simb. 1, 418: Contra questo [Amore] fanno gl'invidiosi, li quali crepano dell'altrui bene.
Esempio: S. Ag. C. D. 4, 156: Cristo promette la vita eterna, onde concorre tutto il mondo a lui, crepandone voi, maravigliandone, e stupendone.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 200: Quanto infelici sono ora i nostri che, mentre che nuocono, non sfogati, crepano d'invidia, nel mordere altrui!
Definiz: § XVI. Crepar d'ozio, vale scherzevolmente, Stare in ozio, Oziare, in maniera da venir quasi a noia a sè medesimo. –
Esempio: Lipp. Malm. 1, 18: Molto male per noi andrà il negozio, Che muoiam di mattana, e crepiam d'ozio.
Definiz: § XVII. Crepar di salute, o di sanità, dicesi in modo familiare e scherzevole, per Godere ottima e perfetta salute.
Definiz: § XVIII. Crepa, Crepi, Che possa crepare, o altre simili maniere imprecative, proprie del linguaggio plebeo, significano che si augura o si vuole o si predice che la persona di cui si parla muoia di mala morte. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 14, 203: Perseguane, se sa, crepi di rabbia; Peggio non ne può far che fatto n'abbia.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 249: Basta che voi l'arete. G. Sì! lungagnole! E quando? S. Tosto tosto, e crepino Gli altri competitor.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 30: Vi giuro.... Che tutte.... creperete. A. Creperai tu, furfante; io ben tra poco Ti manderò in galera.
Esempio: Casott. A. Celid. 1, 3: Per me crepi il dettato e chi l'approva, Che il mondo s'ha a lasciar come si trova (qui figuratam. detto anche del dettato).
Esempio: Pindem. Poes. 282: Crepa per mezzo, maladetta gazza, Che il sonno mi rompesti!
Definiz: § XIX. S'io crepassi, Se crepasse, o simili, in modo familiare e scherzevole, ma alquanto basso, vale A qualunque costo, Checchè ne avvenga, e simili. –
Esempio: Diviz. Calandr. 1, 4: Dico che vo a uno, che lo farà amare se crepasse.
Esempio: E Diviz. Calandr. 1, 9: Va' pur là; ci starai se crepassi, Greco taccagno.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 100: Ma bisogna pur dirne, s'io crepassi, Tanto il ben ch'io le voglio è ito addentro.
Esempio: Buonarr. Aion. 3, 32: Su l'elsa del coltel c'ha in man Gambassi, Getta le mani, e gliel toe s'e' crepassi.