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FUCINA.
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FUCINA.
Definiz: Sost. femm. Focolare, dove i fabbri scaldano, bollono, e rendon malleabile il ferro, per lavorarlo all'incudine o al maglio; e altresì Luogo dove i fabbri compiono questo lavoro.
Da officina, di cui è forma alterata. –
Esempio: Dant. Inf. 14: O s'egli stanchi gli altri a muta a muta In Mongibello alla fucina negra, Gridando: Buon Vulcano, aiuta, aiuta, Sì com'ei fece alla pugna di Flegra,... Non ne potrebbe aver vendetta allegra.
Esempio: Petr. Rim. 1, 54: Le braccia alla fucina indarno move L'antiquissimo fabbro Siciliano.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 381: Alla fucina negra; cioè alla fornace ove è la fuliggine nera.
Esempio: Cavalcant. G. Istor. fior. 1, 190: Stavano [i fabbri] a battere i durissimi ferri alle caliginose e nerissime fucine.
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 25: Rendi, miser soldato, alla fucina Pur tutte l'arme c'hai, fin'alla spada.
Esempio: Biring. Pirotecn. 16: Mettendola alla fucina avanti il boccolare dove esce el vento, con ordinato fuoco di fusione se ne strae ferro dolcissimo e trattabile.
Esempio: E Biring. Pirotecn. 63: Questo tal carbone così fatto e per fucina di fabri, non è buono alla fusione, ancor che 'l sia fatto di buon legname.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 9, 94: Come quando si pon nella fredd'onda Il ferro tratto allor della fucina.
Esempio: Borgh. R. Rip. 11: La seconda [stanza] è piena di varj ferramenti, e vi è la fucina con tutte le cose appartenenti a poter lavorare, con assai strumenti che servono per le mattematiche.
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Bocc. Amet. 53 t.: Sicania,... fucina certissima de' Ciclopi.
Definiz: § II. In locuz. figur. e figuratam., così nel senso proprio come nell'altro estensivo di luogo dove si fondon metalli. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 274: O fucina d'inganni! O prigion dira!
Esempio: Bocc. Decam. 1, 156: Io ho più tosto quella per una fucina di diaboliche operazioni, che di divine.
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 38: Nè tra diece fucine, che serrate Stavan, pur spesso avean più d'una lima.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 6: La prima opera che m'uscisse di mano, come di mia propria fucina, fu un quadro grande, di figure quanto il vivo.
Esempio: Tass. Rinald. 9, 18: Sent'ella farsi il cor nuova fucina.
Esempio: Serdon. Esort. volg. 5: Perciochè in Sion è il fuoco, ed in Gierusalemme è la fornace per abbruciare i peccati. Nella quale fucina arde il fuoco di maniera che purga, e non consuma se non il peccato.
Esempio: E Serdon. Stor. Genov. volg. 510: Laonde tutti i buoni uscivano a schiere della città, fucina e rocca di tutte le sceleraggini.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 110: Questo sonetto dovrebbe essersi abbattuto a capitar nelle mani del sig. Conte ancor caldo della fucina, e, dirò così, con qualche sbavatura del getto.
Esempio: Pap. L. Coment. PP. 2, 218: Il Bazire.... inveì dalla ringhiera contro quella guardia, rappresentandola qual turba di ribelli, e qual fucina di cospirazioni contro la libertà.
Definiz: § III. E per Fornello ove si fondono altri metalli. –
Esempio: Flor. Agric. Met. volg. 353: Si fan quattro pani, che si porton ne la fucina, dove si partisce l'argento dal rame.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 142: L'artefice sotterra questa forma vicino alla fucina, dove il bronzo si fonde, e puntella sì che il bronzo non la sforzi, e gli fa le vie che possa buttarsi.
Definiz: § IV. Fucine infernali, per similit., vale l'Inferno. –
Esempio: Bern. Orl. 51, 62: Sì che tornarno all'infernal fucine.