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Dizion. 5° Ed. .
BARZELLETTA.
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pag.81
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BARZELLETTA. | Definiz: | Sost. femm. Detto spiritoso e faceto, ed anche Novelletta trovata per ischerzo. |
Forse da farsetta, farselletta. − | Esempio: | Cecch. Dot. 2, 4: Basta dire: Guardate l'altre nostre pari, i' sono Forse di fango a petto a loro? e simili Barzellette amorose. |
| Esempio: | Buonarr. Fier. 3, 2, 9: E' piglian più quattrini D'una o due barzellette Per dopo pasto, degl'impiastri loro, Che tutti quanti i librai di Venezia. |
| Esempio: | Lipp. Malm. 4, 49: Che Vener, che ogni cosa avea ricolta, Per veder s'ella è vera o barzelletta,.... Entra in camera e vien pian piano al letto, E trova il tutto appunto com'ho detto. |
| Esempio: | Magal. Lett. fam. 1, 110: Dubito che egli siasi mosso dall'avere risaputo qualche barzelletta detta da te sopra di lui. |
| Esempio: | Panant. Poet. Teatr. 25: Ho cento frizzi, cento barzellette, Invento giuochi per passar la noia. |
| Definiz: | § I. Pigliare una cosa in barzelletta, vale Pigliarla in ischerzo, Non se n'offendere, Non farne conto. E Metterla in barzelletta mettere una cosa in barzelletta, vale Volgerla in riso, Metterla in celia, in canzonella. − |
| Definiz: | § II. Barzelletta si disse anche una specie di Componimento poetico, in versi per lo più ottonarj, e d'argomento leggiero o scherzevole. − |
| Esempio: | Salv. Infarin. Sec. 328: Le barzellette e l'altre rime d'Olimpio,..... si stampano ogni anno in Italia almanco cinquanta volte. |
| Esempio: | Buonarr. Fier. 2, 4, 3: Non mi rinvengo ben, pensa e ripensa, Che barzelletta è questa; io non l'ho 'intesa Se non confusamente. C. Questa si chiama 'l Pettine. O. E perchè? C. Perchè le rime paion fatte a denti, E mostra pettinar varj costumi. |
| Esempio: | Don. Music. scen. 2, 22: Vuole che i versi sieno piccoli.... e con le rime vicine; che è giustamente un volere ridurre la musica scenica a barzellette e villanelle. |
| Esempio: | Salvin. Annot. Fier. 417: Barzelletta, io ho paura che non venga da farsa, franzese farce, commedia imperfetta, quasi piccolo intermedio, per così dire, infarinato e fatto come un ripieno per ridere. L'originazione alla natural maniera etimologica greca e Menagiana: Farsa, Farselletta, Barzelletta, cioè faceto racconto. |
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