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1) Dizion. 5° Ed. .
FRATELLO.
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FRATELLO.
Definiz: Sost. masc., che nel plurale talvolta, e più che altro in poesia, fa Fratei e, per apocope, Frate'. Nome correlativo di maschio tra i nati d'un medesimo padre e d'una medesima madre.
Dal basso lat. fratellus, diminut. di frater. –
Esempio: Dant. Inf. 26: Chi è in quel fuoco, che vien sì diviso Di sopra, che par surger della pira, Ove Eteocle col fratel fu miso?
Esempio: E Dant. Parad. 19: E parranno a ciascun l'opere sozze Del barba e del fratel, che tanto egregia Nazione e duo corone han fatte bozze.
Esempio: Leggend. SS. BB. 1, 103: Credette queste cose lo padre, e rivolgendo il pianto in consolazione, facea grande festa di questa risposta.... Ma la sua madre Claudia, e' suoi frategli Avito e Sergio nulla consolazione ricevere potevano per nulla ragione.
Esempio: Petr. Rim. 2, 146: Quell'altra è Medea, Ch'Amor e lui seguì per tante ville: E quanto al padre ed al fratel fu rea, Tanto al suo amante più turbata e fella.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 269: Li fratelli della donna, che eran tre,... tutti si levarono.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 259: Ricordo come don Bartolommeo di Matteo da Tassinaia, mi si offerse lui e sei frategli che erano di dare a Andrea Banchi, perchè detto Andrea Banchi aveva ancora morto uno loro fratello per conto della Francesca sopraddetta, e in quella medesima via.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 9, 3, 14: Però a rispetto de' fratelli, nel caso che gli sia dovuta, perchè si fosse istituita una persona infame,... camina la legge antica che sia solamente la quarta.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 2: Penso d'inviare a Napoli le lettere di V. S. e del signor Bruto, acciocchè mio fratello gliene renda.
Esempio: Fosc. Poes. 167: Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo Di gente in gente, me vedrai seduto Sulla tua pietra, o fratel mio, gemendo Il fior de' tuoi gentili anni caduto.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 141: Giunti sul pianerottolo, i due fratelli s'avvicinarono all'uscio della stanza.
Definiz: § I. Riceve diversi aggiunti; come fratello carnale, fratello germano, fratello giurato, fratello maggiore, fratello minore, fratello naturale, fratello uterino, che si dichiarano ai loro luoghi. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 286: Ettore diede loro in duce Pittagora, suo fratello naturale.
Esempio: Cap. Comp. Discipl. Sien. B. 101: Una tavola antica, la quale v'è scritto suso che ne la Magna fu una nobile e gentile fameglia di nove fratelli carnali, e tutti e nove furono vescovi e santi e grandi amici di Dio.
Esempio: Stat. Art. Calim. 411: Con questo salvo eccetto e dichiarato, che se alcuno il cui fratello carnale, overo zio cioè fratello carnale del padre, fosse stato da qui innanzi per quindici anni matricolato in detta Arte e descritto nella matricola di detta Arte, volesse venire e essere di detta Arte, si possa ricevere e accettare, secondo tutti i modi e forma nel presente Statuto contenuti.
Esempio: Cavalc. S. Greg. 169: Nelle contrade di Norcia furono due fratelli spirituali.
Esempio: Vill. M. 367: Il Duca di Brabante, il quale era Tedesco, fratello uterino di Carlo di Buemia,.., avea richiesto d'aiuto lo 'mperadore.
Esempio: Pulc. L. Morg. 17, 116: Otto giganti siam fratei carnali.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 112: Ebbe un fratel maggiore, nominato Timofane, non punto simile a lui, ma furioso e perduto nel desio di dominare.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 2, 307: Enrico di Savoia duca di Nemurs, e Carlo marchese di San Sorlino, figliuoli d'Anna da Este, e perciò suoi (del duca di Guisa) fratelli uterini.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 9, 3, 15: Ma se il caso portasse che del morto restassero il padre o la madre, o tutti due, ed ancora li fratelli e le sorelle congionti dell'uno e l'altro lato di padre e di madre, che legalmente diciamo germani e volgarmente diciamo carnali, a differenza di quelli d'un lato solo; in questo caso, ec.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 186: Venceslao e Boleslao, principi di Boemia, furono fratelli carnali.
Esempio: Zanott. F. M. Lett. 84: Il fratello maggiore pensava a lasciare i negozj più minuti per restringersi solamente a' più grandi e più lucrosi.
Definiz: § II. Fratello di padre e di madre, e con certa ridondanza anche Fratello carnale di padre e di madre, vale Fratello nel più stretto senso della parola, Fratello vero. –
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. 32: Siamo noi tutti figliuoli di Dio per adozione, e figliuoli di Santa Chiesa, e fratelli carnali di padre e di madre per verace fraternitade spirituale (qui per similit.).
Definiz: § III. Fratello di padre e non di madre, che anche chiamasi Fratel consanguineo, dicesi Quegli che è nato dal medesimo padre, ma non dalla medesima madre.
Definiz: § IV. Fratel cugino, Fratello giurato. –
V. Cugino, § I; e Giurato.
Definiz: § V. Fratello, figuratam. e poeticam., trovasi detto di Chi insieme con altri è nella medesima condizione, stato, età, od ha la medesima qualità, natura, e simili; e spesso designasi tale condizione, stato, ec., col compimento retto dalla particella In. –
Esempio: Dant. Inf. 32: Fa' sì che tu non calchi con le piante Le teste de' fratei miseri, lassi.
Esempio: Petr. Rim. 2, 151: Padre m'era in onor, in amor figlio, Fratel negli anni.
Definiz: § VI. Pur figuratam., detto di qualsivoglia cosa, in quanto sia eguale, o simile, ad altra, per rispetto alla origine, alla natura, all'ufficio, all'uso, ec. –
Esempio: Ar. Rim. 1, 303: Chi ha patito che si sian (i capelli) da quelli Vivi alabastri e vivo minio tolti? Da quel volto, il più bel di tutti i volti, Da quei più avventurosi lor fratelli?
Esempio: Tass. Lett. 1, 113: Con tutto ciò credo ch'in essi [canti].... sia tanto di buono, quanto in qual si voglia de gli altri lor fratelli.
Esempio: Guar. Past. fid. 4, 9: E voi, strali, di lui che 'l fianco aperse De la mia cara donna, e per natura E per malvagità, forse fratelli, Non rimarrete interi.
Definiz: § VII. E in particolare detto di voci, vocaboli, che abbiano comunanza di origine, somiglianza di forma, e simili. –
Esempio: Borgh. V. Scritt. 615: Di una famiglia, dirò così, di voci, dove erano insieme padre, madre, figliuoli, fratelli, sorelle e anche nipoti, oggi è rimasto qualcuno di loro.
Definiz: § VIII. Fratello, e Fratello carnale, detto figuratam. così di persone come di cose, fatti, condizioni, vale Similissimo per natura, qualità, grado ec. –
Esempio: Fior. Virt. 89: Salomone dice delle ingiurie: Spandere il sangue e tenere la fatica del mercenario, sì sono fratelli.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 97: Lo star in Corte, e l'esser ammalato, Mi paion, come dir, frate' carnali; Tanto s'agguaglia l'un all'altro stato.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 34: Si appagano questi miseri, perchè sanno a memoria stroppiatamente alcune poche orazioni, e, tra queste, il Credo. Ma che val ciò? Un tal sapere è fratello della ignoranza.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 3, 212: Fate ragione che un peccatore negligente ad usare i mezzi per la sua emendazione, ed un peccatore che non vuole emendarsi, sieno fratelli.
Esempio: Martin. T. V. 9, 405: Colui che è molle ed infingardo nel suo lavoro, è fratello di chi manda in malora tutto quello che ha fatto.
Definiz: § IX. Per estensione, detto di bestie, e di esseri mitologici. –
Esempio: Dant. Inf. 25: Non va [Caco] co' suoi fratei per un cammino, Per lo furar frodolente ch'ei fece Del grande armento, ch'egli ebbe a vicino.
Esempio: Alam. L. Colt. 2, 664: Gli altri maggior fratei, che ne gli armenti Si ritruove il guardian, ch'uno anno almeno Di tal piaga sentir la doglia innanzi, Gli comince adrizzar, ec.
Esempio: Leopard. Paralip. 8, 35: D'isole sparso il liquido elemento Scoprian passando, e sull'oscuro suolo Volare allocchi e più d'un pipistrello, Che al topo s'accostò come fratello.
Definiz: § X. Talora usato nel plurale, comprende anche le sorelle. –
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 374: Santa Eugenia disse: L'usurpata signoria mondana m'ha fatta vostra donna e signora, ma la somma sapienza mi faccia vostra sirocchia. Siamo adunque fratelli, come ha ordinato la somma sapienza, ec.
Definiz: § XI. Per Consanguineo, Parente. –
Esempio: Libr. Ruth 26: La parte del campo del nostro fratello Elimelech sì vende Noemi.
Esempio: Martin. T. V. 4, 317: Noemi.... venderà una parte del podere di Elimelech nostro fratello.
Definiz: § XII. Usasi comunemente come denominazione amorevole, riferito a persona di pari età o condizione, verso la quale colui che parla abbia affetto come di fratello, od anche semplicemente voglia dimostrare benevolenza. –
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 377: Io ti priego, fratello,... notificagli come io, ec.
Esempio: Bibb. N. 2, 625: Fratelli miei, non vogliate fare tanto male.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 118: Disse Lapaccio: Fratel mio, acconciami come ti piace, e cavami di qui.
Esempio: Ar. Sat. 1, 155: Signor, dirò (non s'usa più fratello, Poi che la vile adulazion spagnuola Messe la signoria fino in bordello), Signor,... Dirò, fate, ec.
Esempio: Bern. Orl. 3, 83: Fratel, non mi guastar la festa, E va' pe' fatti tuoi; che tu hai el torto A dar fastidio a chi non ti molesta.
Esempio: Tass. Gerus. 8, 15: Questo campo, o fratelli, ove or noi siamo, Fia tempio sacro ad immortal memoria.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 28: Fratello, io dissi, quelle vostre pene Per vostra colpa vengono in gran parte.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 251: Di tanti visi, non ce n'era uno che sembrasse dire: Fratello, se fallo, correggimi, che l'avrò caro.
Definiz: § XIII. Figuratam., parlandosi di bestie. –
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 23: Quando sopra il comignolo d'un tetto Un vecchio topo ei ritrovò sedente, Che nel suo grave ed accigliato aspetto Mostrava scritto il titol di sapiente.... A lui si volse [un giovine topo] e disse: Hai tu notizia, Fratello, d'una nuova strepitosa? Sappi, ec.
Definiz: § XIV. È altresì denominazione amorevole, riferito a persona che sia della stessa città, patria, nazione, parte, e simili. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 113: Signori, perchè volete voi confondere e disfare una così buona città? Contro a chi volete pugnare? contro a' vostri fratelli? Che vettoria arete? non altro che pianto.
Esempio: E Comp. Din. Cron. DL. 130: Ispandete il sangue de' vostri fratelli, spogliatevi della fede e dello amore, ec.
Esempio: E Comp. Din. Cron. DL. 206: O m. Rosso dalla Tosa, empi il tuo animo grande; che per avere signoria dicesti che grande era la parte tua, e ischiudesti i fratelli della parte loro.
Esempio: Morell. Cron. 328: E disse loro: Fratelli, io sento che il Signore ci vuole vendere a' Fiorentini; e per tanto, comecchè noi siamo stati per lo passato, a questo noi vogliamo, e dobbiamo essere fratelli, e riparare a questo con voi insieme.
Esempio: Mont. Poes. 1, 70: Aride glebe.... che vermiglie Van del sangue de' padri e de' fratelli, Di cui siamo assassini.
Esempio: E Mont. Poes. 2, 53: Italiani Tutti, e fratelli.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 74: Che se la libertà si deve a coloro i quali hanno gli animi nati e fatti per apprezzarla; essere i coloni Americani più degni dei loro fratelli stessi della Gran Brettagna di possederla.
Esempio: Manz. Poes. 348: I fratelli hanno ucciso i fratelli, Questa orrenda novella vi do.
Definiz: § XV. E detto di città, nazioni, parti politiche, e simili, vale Collegato, Alleato. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 257: I cittadini di Siena marcavano bene con ambo le parti; e quando sentiano i Bianchi forti, li sbandiano, ma il bando era viziato che non aggravava; davano aiuto a' Neri nelle cavalcate, e mostravansi fratelli.
Esempio: Morell. Cron. 302: Rispose, non esser vero, che cercasse di venderla, e de' Fiorentini voleva essere amico e fratello.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 1, 112 t.: Offerendo a loro (a' Bolognesi) dalla nostra parte non solo volerli per fratelli e amici, ma per strettissimi e congiuntissimi più che fratelli.
Definiz: § XVI. Fratello, fu denominazione amorevole che usarono darsi fra loro popoli, principi e Comuni di pari potenza ed autorità; e Fratel maggiore fu denominazione di amorevole riverenza che uno Stato di minore autorità e potenza dava al più autorevole e potente. –
Esempio: Cavalcant. G. Stor. fior. 2, 374: Espongano l'usate salute e conforti come a nostri buoni veri e cordialissimi maggiori frategli.
Esempio: E Cavalcant. G. Stor. fior. 2, 378: Salutino e confortino per parte nostra quegli magnifici Signori,... come cordialissimi maggiori frategli.
Esempio: Dav. Tac. 1, 259: Gli Edui fur prima i romani senatori per l'antica lega; e perchè soli tra i Galli si chiamano fratelli del popol romano.
Definiz: § XVII. Per Compagno grandemente affezionato, Amico intrinseco, e simili. –
Esempio: Vell. Cron. 9: Immantinente mandò lui e certi degli altri a me a scusarsi e a dire, intendeano essere miei fratelli: di che accettai, e per lui operai come fratello, e fu fatto popolano, ed insieme con più altri de' collegi desinammo con lui, facendo egli, Zanobi, e' figliuoli, e tutti gli altri sopra gli altri de' collegi a me ogni onore e reverenzia. Di che da poi in qua siamo stati fratelli senza niuna salvatichezza, e da me serviti, spezialmente il detto Zanobi e sua famiglia.
Esempio: Morell. Cron. 329: I' voglio i Signori fiorentini per padri e maggiori, e ciascuno cittadino per fratello.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 249: È a te singulare fratello.
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 14: Quivi divenne intrinseco e fratello D'un cortese Baron di quella corte.
Definiz: § XVIII. Fratello, è denominazione che negli Ordini religiosi si dà, più che altro, ai frati conversi e laici; e spesso serve anco di prenome. –
Esempio: Bart. D. Vit. Zucch. 2, 49: L'ultima prova.... sia quello che usò [il P. Zucchi] di fare, mentre abitava nel Collegio Romano, e non v'eran fratelli disoccupati che il potessero accompagnare.
Definiz: § XIX. Fratello, fu denominazione di Chi apparteneva agli Ordini cavallereschi istituiti a fine di carità, di religione, o per combattere gl'infedeli. –
Esempio: Stat. Cav. S. Stef. 106: Pigliate, dilettissimo fratello nostro, il giogo di Gesù Cristo, ec.
Esempio: E Stat. Cav. S. Stef. 107: Credete voi, fratello, che questo sia il segno della santissima Croce, nella quale, ec.?
Esempio: E Stat. Cav. S. Stef. 167: I fratelli incorporati nel Capitolo per comandamento del Gran Maestro.... si dividino a sorte in otto parti, ec.
Definiz: § XX. È pure denominazione che per caritativa amorevolezza si dà a chi è ascritto a una confraternita o congregazione di secolari. –
Esempio: Cap. Comp. Discipl. F. 6: Ragunati [i capitani della Compagnia].... insieme co' proveditori.... e con XXX de' fratelli della detta Compagnia, sì che almeno siano in tutto XL de' fratelli, e sì che almeno XXX di loro siano in concordia,... facciano, constituiscano e ordinino sindachi e procuratori per la detta compagnia.
Esempio: Cap. Comp. Discipl. Sien. 57: Anco fu deliberato che 'l dì d'Ogni Santi e' frategli debban venire alla Compagnia.
Esempio: Poliz. Pros. 8: È tanto eccellente ed ammirabile, fratelli devotissimi, la santa umiltà del Signore nostro Cristo Iesù, della quale mi conviene in questa sera.... ragionare, che a me ec.
Esempio: E Poliz. Pros. 15: Or ecco chi è colui, fratelli, a chi l'onnipotente Dio tanto si umilia.
Esempio: Gell. Poes. 458: E però, Padre a noi Governatore, E voi, fratelli, il cor nostro accettate: Se noi non v'abbiam fatto quell'onore, Nell'ordinar, che tutti meritate, ec.
Esempio: Bart. D. Vit. Caraff. 1, 46: Così ristorata di fratelli la Congregazione, egli non tardò punto a rimettervi in piè le antiche opere di carità.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 237: Nella comune sepoltura de' fratelli della compagnia del Santissimo Rosario aspetta il suo cadavero l'ultimo giorno.
Esempio: E Baldin. Decenn. 6, 413: Alla compagnia di San Benedetto bianco, nella quale, come uno de' fratelli a quella affezionatissimo, aveva per suo testamento comandato di esser sepolto.
Definiz: § XXI. È altresì denominazione di vicendevole e caritatevole amore fra coloro che, professando la medesima religione, sono uniti da vincolo quasi fraterno: e usasi tanto in modo assoluto, quanto con qualche determinazione. E in particolare applicasi ai Cristiani come figliuoli di Gesù Cristo. –
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 55: Ma molto più nobile parentado è fra noi, in questo che siamo fratelli in fede, rinati del sangue di Cristo.
Esempio: S. Cater. Lett. 1, 3: Carissimo fratello e padre, per reverenzia del dolcissimo sacramento in Cristo.
Esempio: E S. Cater. Lett. 1, 9: Carissimi padri e fratelli in Cristo dolce Gesù.
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 58: Quel tanto al Redentor caro Giovanni, Per cui il sermone tra i fratelli uscío, Che non dovea per morte finir gli anni.
Esempio: Martin. T. N. 2, 491: Si sparse perciò questa voce trai fratelli, che quel discepolo non muore.
Esempio: E Martin. T. N. Not.: Fra i fratelli, non vuol dire tra' discepoli, ma trai Cristiani,... i quali Cristiani tra di loro chiamavansi col nome di fratelli.
Esempio: Manz. Poes. 833: O fratelli, il santo rito Sol di gaudio oggi ragiona.
Definiz: § XXII. Applicasi a tutti gli uomini in generale, perchè, essendo tutti creati dal Padre celeste, sono fra loro come fratelli. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 110: Togli da me, messere, la superbia e la vanità, acciocchè io non insuperbisca e non mi estolga sopra i fratelli miei.
Esempio: Domin. Gov. fam. 53: Così di sè dice Paolo: se 'l cibo scandalezza il mio fratello, carne non mangerò in eterno.
Esempio: Belc. F. Laud. 110: Tu sai ch'io ti son prossimo e fratello, E tu nol puoi negare.
Esempio: Martin. T. N. 1, 57: Se adunque tu stai per fare l'offerta all'altare, e ivi ti viene alla memoria che il tuo fratello ha qualche cosa contro di te, posa lì la tua offerta davanti all'altare, e va' a riconciliarti prima col tuo fratello.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 41: Ami il signor la patria e i suoi fratelli; Segua virtù, nè altrui si venda mai; Somministri lavoro ai poverelli, ec.
Esempio: E Guadagn. Poes. 132: Chi ebbe il core? Uno che piange L'oppression de' suoi fratelli. Non dà un soldo, ma compiange L'abbandon dei poverelli.
Esempio: Manz. Poes. 350: Tutti fatti a sembianza d'un Solo, Figli tutti d'un solo Riscatto, In qual ora, in qual parte del suolo, Trascorriamo quest'aura vital, Siam fratelli.
Definiz: § XXIII. E detto in particolare dei Cristiani con relazione a Gesù Cristo, in quanto anch'Esso per l'incarnazione, si fece uomo. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 68: Ricordatevi, dilettissimi, che siete principi, non del sangue terreno, ma del Sangue di Gesù Cristo, di cui tutti diveniste fratelli per mezzo di quel battesimo, che vi fece avere comune con esso lui questo titolo tanto eccelso di figliuoli di Dio.
Definiz: § XXIV. Fare il fratello con alcuno, vale Comportarsi con esso come da fratello, cioè con grande confidenza ed amorevolezza. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 164: Gli ha cominciato da duo giorni in qua A far meco il fratello; e' mi domanda, Io gli rispondo; e' mi ghigna, ed io rido.
Definiz: § XXV. Pan di fratelli, pan di coltelli; è maniera proverbiale, usata a significare Come il più delle volte il sostentamento che i fratelli, morto il padre, danno alle sorelle rimaste in casa, è accompagnato da mal animo e da cattivi trattamenti.
Definiz: § XXVI. Tre fratelli, tre castelli; è maniera proverbiale usata a significare Che fra stretti congiunti non sono più amore e concordia, onde ciascuno è costretto a fare casa da sè, e a provvedere al proprio interesse, senza considerazione al vincolo della parentela; ed estendesi anche a coloro che sono d'una medesima congregazione di persone, cittadinanza, e simili. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 22: Sicchè è meglio da sè che restino essi, Io da me; tre fratelli, tre castelli.
Esempio: Giust. Vers. 305: Son discorsi buoni e belli: Tre fratelli, tre castelli; Eccoti l'Italia.
Definiz: § XXVII. Fratello di latte. –
V. Latte.