Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
GOCCIARE.
Apri Voce completa

pag.386


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
GOCCIARE.
Definiz: Neutr. Cascare, Versarsi, Uscire, a gocce: ma è voce propria più che altro della poesia, dicendosi comunemente Gocciolare.
Dal lat. guttare. –
Esempio: Salvin. Esiod. 217: Due cinghiar di vita privi, A' quali il negro sangue giù gocciava.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 26, 66: Avea.... d'acqua pura un ampio vaso e strano; Che appunto è quell'umor tanto diletto, Che su' nostri occhi gocciando pian piano Li chiude.
Esempio: Parin. Poes. 87: Rantoloso avvolge Tra le tumide fauci ampio volume Di voce che gorgoglia, ed esce al fine Come da inverso fiasco onda che goccia.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 9, 43: La connessione allor (del sonno) disfatta Resta, e, per così dir, goccia e si smembra, Nè dubbio v'è che sia lavor dell'alma Quanto di senso ha la corporea salma.
Definiz: § II. E detto figuratam. di cosa solida, vale Lasciar cadere o uscire gocce di acqua, di umore, Mandar giù, o fuori, gocce di acqua, di umore, o di qualsivoglia materia liquida. –
Esempio: Dant. Inf. 32: Gli occhi lor, ch'eran pria pur dentro molli, Gocciar su per le labbra, e il gielo strinse Le lagrime tra essi, e riserrolli.
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 156: Quantunque il caval ti caschi addosso, Staffi il piede, rimonti, e per istizza Fai l'uno e l'altro spron gocciar di rosso.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 158: E 'l pennel sopra 'l viso tuttavia Mel fa, gocciando, un ricco pavimento.
Definiz: § III. E Att. Versare, Mandar fuori, a gocce, o a goccia a goccia. –
Esempio: Dant. Inf. 14: Ciascuna parte.... è rotta D'una fessura, che lagrime goccia, Le quali accolte foran quella grotta.
Esempio: Libr. Mascalc.: Pesta bene la lattuga salvatica, e gocciavi sopra a poco a poco latte di cavalla.
Esempio: Salvin. Odiss. 65: E questi amara Sotto le ciglia lagrima gocciava Mettendo agli occhi la purpurea vesta.
Esempio: E Salvin. Odiss. 339: Telemaco, gittatosi d'intorno Al buon padre, piagnea gocciando lagrime, E ad ambi lor desio surse di pianto.
Definiz: § IV. E per similit. –
Esempio: Dant. Inf. 34: Quindi Cocito tutto s'aggelava: Con sei occhi piangeva, e per tre menti Gocciava il pianto e sanguinosa bava.