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ALABASTRO.
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ALABASTRO.
Definiz: Sost. masc. Pietra calcarea della natura del marmo, ma alquanto trasparente e più tenera. Ordinariamente è bianca, ma ve ne ha della macchiata di varj colori.
Dal lat. alabastrum, grec. ἀλάβαστρον, che propriamente valeva Vaso da unguenti, il quale per lo più era di alabastro, che i greci e i latini chiamavano alabastrites. −
Esempio: Dant. Parad. 15: Ma per la lista radïal trascorse, Che parve fuoco dietro ad alabastro.
Esempio: But. Comm. Dant. ivi.: Alabastro è spezie di marmo bianchissimo e purissimo; e posto dentro in uno vasello d'alabastro uno lume, riluce come una lanterna d’osso.
Esempio: Petr. Rim. 2, 70: Muri eran d’alabastro, e tetto d’oro.
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 96: Creduto avria che fosse statua finta, O d’alabastro o d’altri marmi illustri, Ruggiero.
Esempio: Targ. Viagg. 3, 279: Mi feci fare in Volterra le mostre di tutte le sorte d’alabastri, de' quali si servono per fare lavori.
Definiz: § Trovasi anche usato per Vaso d'alabastro. −
Esempio: S. Greg. Omel. 3, 228: Appena ebbe inteso [la donna] com'egli [Gesù] era a tavola in casa del Fariseo, recò uno alabastro d'unguento.
Esempio: Medit. Alb. Cr. 26: Sanamente, dopo Lazzaro risuscitato da Cristo, e versato l'alabastro dell'unguento sopra al capo suo dalla Maddalena,.... Gesù.... si salì in sull'asino.
Esempio: Segner. Pred. 129: Vedete che getto, che prodigalità, che scialacquamento; un liquor sì prezioso! Quante famiglie potevano sostentarsi con quel solo alabastro, se si vendeva?